Lotta all’abusivismo edilizio a Cassino: sequestrate case, terreni e autorivendite
23 Febbraio 2018CASSINO -Â I carabinieri della compagnia di Cassino comandati dal capitano Ivan Mastromanno hanno denunciato, in tre diverse occasioni, altrettante persone per abusivismo edilizio.
La prima denuncia è scattata a Cassino ai danni di una 43enne del luogo per esecuzione di lavori edili in totale difformità al permesso di costruire e senza l’autorizzazione del genio civile, poiché aveva realizzato in una zona periferica della città martire, un manufatto in cemento armato, costituito da piano seminterrato, piano rialzato, un sottotetto, con una scala di collegamento ed un adiacente portico, per un totale di circa 300metri quadri, in totale difformità dell’autorizzazione rilasciatagli dal comune e priva dell’autorizzazione sismica rilasciata dal Genio Civile. La struttura per un valore di circa 200mila euro è stata sottoposta a sequestro.
Sempre a Cassino, è stato denunciato un 33enne del luogo per realizzazione di opere edilizie in assenza di permesso a costruire, in quanto aveva realizzato una struttura in mattoni forati di 30 metri quadri circa, adibita ad ufficio di un’attività di rivendita di autovetture avente sede operativa appena fuori Cassino. Nel corso del controllo effettuato, i militari operanti hanno accertato che tre dei quattro dipendenti presenti non risultavano assunti e pertanto veniva contestata una sanzione di 8 mila euro con la sospensione temporanea dell’attività commerciale. Nel corso delle verifiche, i carabinieri hanno anche accertato che l’attività in questione era priva di qualsiasi autorizzazione amministrativa e pertanto, è stato richiesto al Comune di Cassino un provvedimento di chiusura per mancanza di requisiti previsti dalla Legge, che è stato notificato all’interessato dai militari operanti. La struttura per un valore di euro 10mila euro circa, è stata sottoposta a sequestro.
A Cervaro, invece è stato denunciato in stato di libertà un 72enne del posto per esecuzione di lavori edili in difformità al permesso di costruire, nonché in violazione alla fascia di rispetto della distanza da osservare dalla sponda di torrente, in quanto aveva realizzato una piattaforma in cemento di 235 metri quadrati, chiusa perimetralmente mediante l’apposizione di pali in ferro e rete metallica, accessibile da un ingresso delimitato con un cancello in ferro, in totale difformità al permesso di costruire rilasciatogli ed in violazione alla fascia di rispetto della distanza da mantenere dalla sponda di un torrente che scorre nei pressi della citata costruzione. Il piazzale in cemento, del valore di circa 3mila euro, è stata sequestrata.