Infiltrazioni mafiose negli appalti: 17 arresti tra Caserta, Napoli e Roma
9 Settembre 2025
Caserta, 9 settembre 2025 – Un’operazione congiunta dei carabinieri del Comando Provinciale di Caserta ha portato all’esecu
zione di 17 misure cautelari nelle province di Caserta, Napoli, Roma, Avellino e Benevento. I provvedimenti, emessi dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, colpiscono persone ritenute gravemente indiziate di reati come corruzione, turbativa d’asta e riciclaggio.
Al centro dell’inchiesta si trova un noto imprenditore, già condannato per la sua affiliazione esterna al clan dei Casalesi, in particolare al gruppo Schiavone-Bidognetti. Secondo le indagini, l’imprenditore, dopo un periodo di detenzione, avrebbe ripreso la sua attività illecita, infiltrandosi nelle pubbliche amministrazioni, dai comuni alle aziende sanitarie.
Il “sistema” smantellato prevedeva la corruzione di funzionari pubblici per manipolare l’assegnazione di appalti a favore di un cartello di imprese. Queste ultime si rivolgevano all’imprenditore e ai suoi complici per ottenere commesse pubbliche in cambio di una percentuale sul valore dell’appalto.
Le indagini hanno rivelato che questo meccanismo era particolarmente attivo nel settore dei rifiuti e delle sanificazioni. Nel settore delle sanificazioni, le imprese coinvolte si sarebbero accordate per una “rotazione” nell’aggiudicazione delle gare, con il possibile ricorso a subappalti a favore di ditte compiacenti.
I proventi illeciti di questo vasto giro d’affari confluivano nelle mani di uno degli imprenditori del cartello. Durante l’inchiesta, a fine 2023, è stata eseguita una perquisizione che ha portato al sequestro di circa due milioni di euro, nascosti nell’abitazione dell’imprenditore.
Le indagini hanno anche svelato legami con manager di aziende di pulizie e sanificazioni che operano presso importanti strutture pubbliche.



