Un Cassinate in bicicletta nel deserto del Sahara, Giuseppe ha realizzato il suo sogno (FOTO e VIDEO)

Un Cassinate in bicicletta nel deserto del Sahara, Giuseppe ha realizzato il suo sogno (FOTO e VIDEO)

17 Gennaio 2018 0 Di redazione

CASSINO – E’ arrivato nel deserto del Sahara e sta pedalando in mezzo alle dune. Giuseppe D’Alessandro, 33 enne di Cassino, originario della frazione di Sant’Angelo in Theodice ce l’ha fatta; ha coronato il suo pazzo sogno di libertà. Ha raggiunto il deserto del Sahara ma ha anche gettato il sasso più avanti: vuole percorrerne un tratto.

E’ partito da metà ottobre dall’Inghilterra in sella ad una city bike e migliaia di chilometri dopo migliaia di chilometri, attraversando prima la parte della stessa Inghilterra, poi la Francia, la Spagna, approdando in Portogallo “pedalandolo” tutto sulla costa oceanica fino a tornare nuovamente in Spagna per poi imbarcarsi e approdare in Marocco.

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Giuseppe  ormai non conta più i chilometri percorsi; conta solamente le emozioni che gli lascia il suo viaggio e la gente che incontra. In Portogallo ha dovuto confrontarsi, munito della sola tenda da campeggio, con temporali violentissimi e freddo intenso ma è riuscito a superare anche i momenti più difficili con un innato senso dell’adattamento alle esigenze che gli si presentavano. Poi è arrivato in Marocco e ha trovato alcuni italiani e conterranei suoi cari amici ma anche uno stato influenzale che lo ha debilitato per diversi giorni. Ha anche maturato la consapevolezza che la piccola city bike non era adatta al suo progetto di incamminarsi per il deserto del Sahara. Una bici troppo caratteristica con pezzi di ricambio difficili da trovare. Ha quindi dovuto abbandonare la sua “compagna” di viaggio per una più commerciale Mountain bike. Adesso è a Merzouga, ai confini con l’Algeria. Cammelli e sabbia caratterizzano il territorio che attraversa. “Le escursioni termiche sono forti – dice in un messaggio – si passa dai 21 gradi del giorno a pochi gradi sopra lo zero di sera”. Condizioni che non sono certo un problema considerando quello che ha già passato il “santangelese” di ferro.

“Per una decina di giorni ho pedalato insieme ad un tedesco, siamo diventati grandi amici ma poi abbiamo seguito strade diverse. Io voglio andare nel deserto. Proseguirò fino a Zagora, poi la strada finisce e lì vorrei incamminarmi per una pista nel deserto ma devo calcolare i rischi e il necessario delle cose da portarmi”. Una cosa che certamente non gli mancherà è l’entusiasmo. “Sto vivendo un’esperienza incredibile – continua a ripetere – vorrei che non finisse mai. Il Marocco è una terra stupenda e la gente lo è ancora di più”. A Sant’Angelo in Theodice, si è creato un gruppo di sostenitori, quasi fans che lo seguono sui social e gli assicurano assistenza non solo morale. Insomma, in viaggio senza meta di Giuseppe è di quelli che lascia il segno, non solo in lui, ma anche nei tanti che vorrebbero farlo ma a cui manca quel pizzico di follia per staccarsi da per terra e volare.

Ermanno Amedei