Coldiretti Frosinone, in 75 dei 91 comuni ciociari, i fabbricati rurali “scampano” all’IMU

15 Maggio 2012 1 Di redazione

Importanti novità rispetto all’Imu grazie all’intervento di Coldiretti. Infatti, dopo molteplici incontri e riunioni volute dall’organizzazione agricola con i responsabili del ministero, sono arrivati i primi provvedimenti che consentono di tirare un bel sospiro di sollievo a tutti gli imprenditori agricoli. Le principali novità riguardano i terreni agricoli – esordisce il direttore di Coldiretti Frosinone, Paolo De Cesare – all’atto dell’istituzione, la norma prevedeva un coefficiente moltiplicatore di 120 per tutti i soggetti passivi e nessuna esenzione e riduzione. A seguito dell’intervento di Coldiretti la norma prevede ora un coefficiente a 110 per i terreni, anche se non coltivati, posseduti e condotti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti nella gestione previdenziale; l’esenzione fino a € 6.000 di valore e riduzioni progressive d’imposta fino a € 32.000 solo per CD e IAP iscritti. Le agevolazioni si applicano ai soggetti professionali comprese le società ed i terreni edificabili tassati a valore catastale anche per le società IAP. Per quanto riguarda i fabbricati rurali, la norma prevedeva l’assoggettamento di tutti i fabbricati strumentali. A seguito dell’azione di Coldiretti, nella norma è stata introdotta l’esenzione dei fabbricati strumentali ubicati in Comuni montani e parzialmente montani; il mantenimento dell’esenzione IRPEF dei fabbricati esenti IMU e ulteriori agevolazioni.
In particolar modo, per quanto riguarda la nostra provincia, l’introduzione dell’esenzione per i fabbricati strumentali ubicati in comuni montani o parzialmente montani ha significato che ben 75 comuni su 91 sono esenti dall’IMU, mantenendo anche l’esenzione IRPEF. Nei 16 comuni rimanenti (Aquino, Arnara, Broccostella, Ceprano, Frosinone, Isola del Liri, Paliano, Piganataro Interamna, Pofi, Ripi, San Giorgio a Liri, San Giovanni Incarico, Sant’Ambrogio sul Garigliano, Sant’Apollinare, Strangolagalli, Torrice) si sono comunque ottenuti gli sgravi sopra descritti e penso sia opportuno ribadire – conclude De Cesare – che il settore agricolo è stato l’unico a beneficiare di agevolazioni. Si aggiunga che il disegno di legge delega per la riforma fiscale prevedeva, nella sua prima versione, la riforma della fiscalità agricola e successivamente, grazie all’intervento di Coldiretti, si è riusciti a “sventare” anche questo tentativo. Anche in un momento economico così difficile per il Paese, gli interventi ottenuti dimostrano ancora una volta il successo dell’azione politico-sindacale di Coldiretti a favore delle imprese associate con risultati concreti e tangibili di risparmio economico.”