Omicidio Samanta Fava, dopo sei mesi di custodia in obitorio (e un anno dietro un muro), dissequestrato il corpo

19 Dicembre 2013 0 Di redazione

Dissequestrato il corpo di Samantra Fava. Dopo sei mesi in cui è rimasto conservato in obitorio a Cassino, e oltre un anno chiuso dietro un muro nella cantina della casa di Tonino Cianfarani a Fontechiari, il corpo della madre 35enne, scomparsa nell’aprile del 2012, sarà reso ai familiari per i funerali. Quel corpo è stato ritrovato a giugno dagli agenti della Polizia che investigavano sulla scomparsa della donna avvenuta nell’aprile del 2012 e sui rapporti tra la stessa e Cianfarani. Le indagini sono state chiuse qualche giorno fa, durante le quali sarebbe stato accertato che la donna, quando è finita murata, era già morta. Il suo conoscente, forse amante, sosteneva che sarebbe morta per cause naturali e lui, spaventato, avrebbe occultato il cadavere per evitare scandali. Gli esami svolti sul corpo sono serviti anche per stabilire se la donna fosse stata picchiata prima del decesso. Su questo, però, la procura di Cassino non si sbilancia. Da giugno, però, Cianfarani è in galera indagato di omicidio volontario e occultamento di cadavere.