Maltempo, continua l’allerta su gran parte del Paese

19 Gennaio 2014 0 Di redazione

La perturbazione atlantica che sta interessando con piogge diffuse le nostre regioni settentrionali, nella giornata di oggi raggiungerà anche il centro-sud, dando luogo ad una nuova fase di maltempo, in particolare sui settori del medio-basso Tirreno, con persistenza di forte ventilazione di origine meridionale.

Sulla base delle previsioni disponibili il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le Regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso, pertanto, un avviso di condizioni meteorologiche avverse che integra ed estende quello emesso nella giornata di ieri, 17 gennaio. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche, che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino di criticità consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it).

L’avviso meteo prevede, dalla mattinata di oggi, domenica 19 gennaio, precipitazioni, da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Lazio, settori occidentali del Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.

I fenomeni, che risulteranno più frequenti sulle zone tirreniche e sulla Puglia centro-meridionale, potranno essere accompagnati da raffiche di vento, rovesci di forte intensità e frequente attività elettrica.

Sulla base dei fenomeni previsti, per la giornata di oggi è stata valutata una criticità arancione sui bacini di Tagliamento e Livenza in Friuli Venezia Giulia, su gran parte di Emilia Romagna e Lombardia, sulla Liguria centrale e di levante, sull’Alta Toscana, sui bacini meridionali del Lazio, sulla Campania, sulla Basilicata, sulla Puglia centro-meridionale e sulla Calabria centro-settentrionale.

Inoltre, è prevista criticità gialla sul Bacino Scrivia in Piemonte, sulla Liguria di ponente, sul Veneto centrale, sulle pianure del Friuli Venezia Giulia, sui bacini montani della Romagna, su Toscana centro-meridionale, sull’Umbria, sull’Abruzzo meridionale, sul Lazio centro-settentrionale, sul Molise, sulla Puglia settentrionale, sulla Sardegna centro-occidentale e sulla Sicilia.

È utile ricordare che le valutazioni di criticità idrogeologica (su tre livelli: rossa, arancione e gialla) possono includere una serie di danni sul territorio, in particolare:

– Criticità arancione: frane superficiali e colate rapide detritiche o di fango; possibili attivazione o riattivazione di fenomeni di instabilità dei versanti, anche profonde, in contesti geologici particolarmente critici; possibile caduta massi. Diffusi danni e allagamenti a singoli edifici o piccoli centri abitati, cantieri e infrastrutture, interessati da frane o da colate rapide o situati in aree inondabili. Diffuse interruzioni della viabilità in prossimità di impluvi o in zone depresse vicine a corsi d’acqua. Pericolo per la pubblica incolumità.

– Criticità gialla: danni localizzati a infrastrutture ed edifici interessati da frane o dallo scorrimento superficiale delle acque; localizzati allagamenti di locali interrati e al piano terreno; localizzate e temporanee interruzioni della viabilità in prossimità di piccoli impluvi, canali, sottopassi, tunnel, avvallamenti stradali; possibili danni alle coperture a causa di forti raffiche di vento o possibili trombe d’aria; rottura di rami, caduta di alberi e abbattimento di pali, segnaletica e impalcature.

Il quadro meteorologico e delle criticità previste sull’Italia è aggiornato quotidianamente in base alle nuove previsioni e all’evolversi dei fenomeni, ed è disponibile sul sito del Dipartimento della Protezione Civile (www.protezionecivile.gov.it) insieme alle norme generali di comportamento da tenere in caso di maltempo.

Le informazioni sui livelli di allerta regionali, sulle criticità specifiche che potrebbero riguardare i singoli territori e sulle azioni di prevenzione adottate sono gestite dalle strutture territoriali di protezione civile, in contatto con le quali il Dipartimento continuerà a seguire l’evolversi della situazione.