Latina, due rumeni arrestati dalla polizia per sfruttamento della prostituzione
22 Giugno 2018LATINA – La Polizia di Stato – Questura di Latina, nel corso del pomeriggio di ieri 21 giugno, a conclusione di una proficua attività di polizia giudiziaria tesa al contrasto del dilagante fenomeno dello sfruttamento della prostituzione di giovani donne provenienti dall’est europeo, ha proceduto al fermo di indiziato di delitto di Melicianu Marian classe ‘84 – pregiudicato – e Bulmoaga Claudiu Nelu, classe ‘89, entrambi cittadini rumeni in Italia senza fissa dimora, giacché ritenuti responsabili, in concorso tra loro, dello sfruttamento della prostituzione di alcune ragazze loro connazionali, tra le quali c. b. n. di anni 22.
Proprio la dettagliata denuncia raccolta dalla giovane donna dall’interno della stanza di degenza dell’Ospedale di Latina, luogo nel quale era stata ricoverata a seguito di un investimento verificatosi nel mentre si trovava ad adescare la clientela nel posto esatto ove era stata collocata dai suoi sfruttatori, indirizzava le attività degli investigatori della II Sezione della Squadra Mobile prima su Melicianu Marian, personaggio che con una falsa promessa lavorativa portava la vittima in Italia, impossessandosi anche dell’unico documento di riconoscimento della ragazza, poi sul suo fidato amico Bulmoaga Claudiu Nelu, con il quale il primo individuo condivideva la gestione di alcune donne immesse nel mondo della prostituzione.
La minuziosa ricostruzione dei fatti ha consentito di dimostrare che la p.o., unitamente ad altre giovani ragazze dell’est, erano costrette da almeno due mesi a vendere il proprio corpo in alcune strade ricadenti nel comune di Aprilia, controllate a vista dai due fermati, ai quali ogni ragazza al termine della serata era costretta a consegnare l’intera somma ricavato dalle prestazioni sessuali.
I malviventi sono stati sorpresi nei pressi dell’Ospedale di Latina, dove si erano recati proprio per portare via la malcapitata vittima appena dimessa dal nosocomio.
La donna, che si presenta con sembianze adolescenziali e già madre di una bimba di solo sette mesi lasciata in Romania, è stata temporaneamente collocata in una località protetta, in attesa delle formalità connesse al rientro in patria.
Una volta ultimate le formalità di rito i prevenuti, su disposizione dell’A.G. procedente, sono stati associati presso la Casa Circondariale di Latina.
A prescindere dai riti voodoo, in ambito di prostituzione tra soggetti maggiorenni, mi domando il motivo per il quale a cadere vittime della tratta di persone a sfondo sessuale debbano essere sempre le donne straniere, mentre quelle italiane ne debbano essere quasi esenti, sia in Italia, sia all’estero ed il motivo per il quale i marciapiedi del sesso a pagamento si svuotano durante le vacanze natalizie e pasquali ed ad una certa tarda ora di notte, per non dire di osservare le stesse professioniste con uno smartphone in mano ed anche un’autovettura a disposizione. La risposta a tutto questo è quella che la schiavitù del sesso a pagamento non è molto diffusa.