Pestato a sangue dai colleghi perché “ci prova” con la moglie di uno di loro, 4 arresti a Tarquinia

Pestato a sangue dai colleghi perché “ci prova” con la moglie di uno di loro, 4 arresti a Tarquinia

31 Luglio 2025 0 Di redazione

Tarquinia – Infastidisce la moglie di un collega e viene pestato a sangue dall’intero gruppo di lavoratori. La vittima è un 42enne, cittadino romeno soccorso, sabato scorso, dagli agenti della polizia di Viterbo sulla strada litoranea a Tarquinia. La segnalazione arrivata alla polizia raccontava di un uomo in terra aggredito da diverse persone armate di bastoni di legno.

Giunti sul posto, gli agenti hanno prestato le prime cure alla persona aggredita riversa al suolo, con una vistosa ferita sanguinante alla testa. Il 42enne, è stato affidato al personale sanitario che, attesa la gravità delle lesioni, ha richiesto l’intervento dell’elisoccorso per il successivo trasporto d’urgenza in ospedale. Prontamente, gli investigatori della Polizia di Stato del Commissariato di Tarquinia e della Squadra Mobile di Viterbo, si sono adoperati per identificare gli autori del brutale pestaggio e ricostruirne le cause.

Le indagini, svolte nell’immediatezza dei fatti, hanno consentito di operare una ricostruzione dell’accaduto secondo la quale, scesi da un furgone, quattro uomini, connazionali e colleghi di lavoro dell’uomo, lo hanno inseguito a piedi e, una volta raggiunto, la hanno colpito ripetutamente e violentemente con bastoni in legno alla testa ed in varie parti del corpo, facendole perdere i sensi.

Alla base dell’aggressione vi sarebbero stati motivi di gelosia, nutriti da un componente del gruppo nei confronti dell’aggredito, reo di averne infastidito la moglie. Alla luce del quadro indiziario emerso, i quattro uomini identificati sono stati sottoposti al fermo di indiziato di delitto in ordine al reato di tentato omicidio aggravato in concorso ed il P.M. presso il Tribunale di Civitavecchia ha disposto che i quattro fossero associati presso la Casa Circondariale più vicina, in attesa dell’udienza di convalida.

Ermanno Amedei