Tre arresti per droga tra Nepi e Monterosi, sequestrate dosi di cocaina pronte allo spaccio

Tre arresti per droga tra Nepi e Monterosi, sequestrate dosi di cocaina pronte allo spaccio

2 Agosto 2025 0 Di redazione

Civita Castellana – Tre sono stati gli arresti effettuati dai carabinieri della compagnia di Civita Castellana, impegnati nei controlli per contrastare il fenomeno dello spaccio di droga. I militari dell’Aliquota Radiomobile di Civita Castellana e delle Stazioni di Monterosi e Nepi, hanno tratto in arresto tre cittadini di origine albanese, tutti già noti alle forze dell’ordine, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Il primo intervento è avvenuto la sera del 22 luglio scorso, a Monterosi, ove i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Civita – con il supporto dei militari della locale Stazione – hanno fermato due cittadini albanesi, di 32 e 41 anni, senza fissa dimora e con precedenti di polizia, che avevano suscitato sospetti con il loro comportamento. Dopo averli fermati, il personale operante li ha sottoposti a perquisizione personale e veicolare rinvenendo e sottoponendo a sequestro circa 7 grammi di cocaina, suddivisi in 11 dosi confezionate in bustine di cellophane, oltre a 600 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio. I due sono stati arrestati in flagranza e condotti in caserma per gli accertamenti di rito.

La sera del 23 luglio, sempre nel contesto di servizi mirati al contrasto dello spaccio, i Carabinieri della Stazione di Nepi hanno proceduto al controllo di un individuo sospetto nei pressi di un distributore di benzina del paese. L’uomo, un 40enne albanese, con precedenti penali, è stato trovato in possesso di circa 5 grammi di cocaina, già suddivisa in 6 dosi pronte per la vendita, nonché di 1.300 euro in contanti e diversi telefoni cellulari, che sono stati sequestrati. Anche in questo caso è scattato l’arresto in flagranza per detenzione ai fini di spaccio.

Per tutti e tre gli arrestati, il giudice ha convalidato gli arresti nel corso del rito direttissimo, disponendo per ciascuno il divieto di ritorno nella provincia di Viterbo come misura cautelare.