Mercati, fiere, storiche di Roma e del Lazio

12 Dicembre 2011 0 Di redazione

Giovedì 15 dicembre alle ore 17.30, nella Sala Convegni Santa Marta in Piazza del Collegio Romano 5, Roma, nell’ambito degli incontri letterari “Giovedì di Santa Marta” verrà presentato il volume “ Mercati, arti e fiere storiche di Roma e del Lazio” a cura di Rita Padovano. Dopo i saluti di Ariel Di Porto e Maurizio Fallace intervengono Marina Caffiero, Anna Spadini, Giuseppe Benelli, Mario Pirani.
Nel mondo della cultura e delle arti il nostro Paese vanta numerose eccellenze. Creatività, sensibilità e genialità rappresentano da sempre i tratti tipici dell’identità degli italiani ma anche i fattori del successo del made in Italy in cui le conoscenze intellettuali e le capacità manuali si fondono. L’obiettivo che si propone questa ricerca non è tanto quello di offrire un’analisi esaustiva e sistematica dei principali avvenimenti che caratterizzano oltre ottocento anni di storia, quanto quello di mettere in evidenza come i processi di trasformazione socio-economici abbiano contribuito all’espansione e articolazione delle nostre città, innovato antichi mestieri, creato nuovi saperi. Il quadro di sintesi delle dinamiche economiche europee, esaminate sul lungo periodo – dal medioevo all’età contemporanea –, fa da cornice ad approfondimenti microstorici su particolari settori produttivi, a torto considerati d’importanza minore, approfondimenti che sono relativi alla realtà romana e laziale, finora non sufficientemente analizzata dalla storiografia.
Un quadro composito e variegato, quindi, una sorta di “galleria di ritratti urbani”, che mette in evidenza come gli elementi specifici e simbolici emersi dalle singole monografie siano l’emblema di un paradigma utile ad analizzare uno degli aspetti identificativi del nostro Paese: la nascita di quel complesso di piccole attività artigiane che pone in essere le radici dell’attuale sistema imprenditoriale. In seguito, sarà l’innovazione tecnologica ad operare una profonda evoluzione di questo settore sottoponendolo ad una costante modernizzazione sia in termini aziendali che produttivi, a cui potranno sottrarsi solo alcuni articoli di particolare rilevanza artigianale. Un percorso lungo e – a nostro parere – avvincente, che approda sino all’attualità.