Frana Pontecorvo, Marino Fardelli porta l’emergenza in regione

23 Marzo 2013 0 Di redazione

La frana di via Lungoliri a Pontecorvo continua ad aggravarsi. Un georadar della Protezione Civile in collaborazione con il Centro ricerche Ceri dell’Università di Roma diretto dal professor Alberto Prestininzi sta monitorando il tratto di via Lungoliri che ha ceduto verso il fiume Liri. A fare un sopralluogo, il consigliere regionale Marino Fardelli, il quale ha voluto visitare di persona il luogo della frana.”Dobbiamo porre la massima attenzione a quanto sta accadendo a Pontecorvo. Durante il sopralluogo, ho visto quanto il paese insista su quella strada a picco e quanto questa stia cedendo verso il fiume, giorno per giorno”. In effetti l’ultima frana di tre metri, ha creato uno scenario impressionante e pericoloso. Erano presenti al sopralluogo con il consigliere regionale Fardelli, l’assessore ai lavori pubblici del comune di Pontecorvo Ugo Cincis, l’assessore alla cultura Daniele Mattaroccia, il segretario cittadino Udc Giancarlo Grossi, il dirigente cittadino Udc Angelo D’Amata e Gabriele Tanzi e Claudio Capogrossi i quali hanno accompagnato il consigliere regionale proprio nei pressi del cuneo della frana mostrando quanto fatto finora dal comune di Pontecorvo per tamponare l’emergenza. “La città di Pontecorvo è divisa in due – ha detto Marino Fardelli – e questo crea disagio alla popolazione. Bisogna intervenire il più presto possibile perché la frana continua a creare nuovi movimenti che potrebbero diventare ancora più pericolosi”. Lunedì con il primo consiglio regionale si insedierà la decima legislatura e Marino Fardelli porterà già in quella occasione una richiesta di ordine del giorno in cui chiederà interventi immediati da parte della Regione Lazio, oltre allo stato di calamità naturale. “Mi appellerò al Presidente Zingaretti e alla nuova giunta, affinchè sia istituito un tavolo che affronti la questione del dissesto idrogeologico in provincia di Frosinone dove i fenomeni franosi si stanno moltiplicando. Dobbiamo conoscerne le motivazioni e porre rimedio prima possibile” ha concluso Fardelli.