Come Robinson Crusoe, per due giorni prigionieri del mare nelle Grotte del Circeo

Come Robinson Crusoe, per due giorni prigionieri del mare nelle Grotte del Circeo

10 Settembre 2019 0 Di redazione

TERRACINA – Per quasi due giorni sono rimasti bloccati in una delle Grotte del Circeo. E’ l’odissea vissuta da una coppia di escursionisti in canoa, marito e moglie entrambi di 41 anni.

Nella giornata di domenica, i due si erano avventurati in canoa in prossimità del promontorio del Circeo, per vedere le belle grotte, nonostante le stesse siano interdette per il pericolo di caduta massi. Ma i due improvvidi canoisti, si facevano sorprendere dal peggioramento delle condizioni del mare, che con onde di quasi 3 metri, bloccava la coppia in una spiaggetta sottostante la scogliera che rendeva impossibile il passaggio via terra.

Dopo aver atteso e sperato, invano, che il mare si calmasse, decidevano di passare la notte accampati nella Grotta dei Prigionieri.

Il giorno dopo, nel tardo pomeriggio,dopo una notte all’addiaccio e una giornata sotto il sole, i due turisti hanno deciso di chiedere aiuto, chiamando i Carabinieri e la Guardia Costiera di Terracina.

La motovedetta in servizio di ricerca e soccorso, sotto il coordinamento della sala operativa della Guardia Costiera di Terracina raggiungeva la spiaggetta, dove avevano trovato rifugio i coniugi,ma la forte risacca ed il mare sempre più agitato ne impediva l’avvicinamento ed il recupero dei due malcapitati.

I vari tentativi effettuati dai militari si sono interrotti con il sopraggiungere della notte e la conseguente mancanza di luce in un tratto di mare particolarmente insidioso per la presenza di scogli.  Accertatisi delle buone condizioni di salute dei due malcapitati e della disponibilità di viveri, i militari rinviavano le operazioni di recupero a questa mattina.

Alle prime luci dell’alba, il Gommone della Guardia Costiera di San Felice Circeo con l’ausilio della Motovedetta di Terracina, sono riusciti a recuperare la coppia di coniugi, nonostante il permanere di un mare agitato che rischiava di far infrangere le unità navali della Guardia Costiera sulla vicina scogliera: i militari recuperavano subito il marito con l’ausilio della Speed Line, una cima che viene sparata da bordo a terra per circa 250 mt..

Per salvare la signora, ormai terrorizzata dalla forza del mare, invece si è reso necessario l’intervento di un sergente della Guardia Costiera di Terracina che, vistala criticità della situazione, si è gettato in mare, con le dotazioni di sicurezza,per raggiungere la spiaggia. Dopo aver fatto indossare le dotazioni di sicurezza alla donna ed averla rassicurata, si lanciavano in mare e riusciva a trarla in salvo accompagnandola a bordo dell’unità navale della Guardia Costiera.

Sebbene molto provati dalla avventura che poteva avere un diverso epilogo, i due coniugi risultavano in buono stato di salute