La coperta corta della Zona logistica semplificata lascia fuori il Frusinate e parte del Pontino
15 Ottobre 2025Lazio – La coperta è corta per la Zona Logistica Semplificata (Zls) nel Lazio e rischia di rimanerne fuori interamente la provincia di Frosinone “coprendo” in parte la provincia di Latina e una parte ancora più piccola della provincia di Viterbo. La coperta è costituita dal limite di 5.709 ettari di copertura totale regionale previsto dal DPCM n. 40/2024. La ZLS serve a favorire nuovi investimenti, occupazione e sviluppo industriale nelle aree portuali e retroportuali, rendendole più competitive rispetto al resto del territorio. Non rientrerebbe neanche Cassino e Frosinone nonostante fortemente collegate alle aree portuali del Pontino. Il Reatino ne è escluso.
Intanto «Con l’approvazione del Decreto che recepisce le ultime osservazioni tecniche del Dipartimento per le Politiche di Coesione, la Regione Lazio ha completato l’ultimo passaggio necessario per la definizione della Zona Logistica Semplificata (ZLS). Si tratta dell’atto conclusivo del percorso regionale previsto prima dell’istituzione ufficiale della ZLS da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri” ha dichiarato l’assessore alla Programmazione economica, all’Agricoltura e sovranità alimentare, alla Caccia e alla Pesca, ai Parchi e alle Foreste e al Bilancio della Regione Lazio, Giancarlo Righini.
«Le modifiche richieste hanno riguardato esclusivamente aspetti formali, come l’aggiornamento delle mappe e alcune precisazioni descrittive, senza incidere sulla sostanza del progetto né sui territori coinvolti. È un passaggio tecnico, ma fondamentale, che consente di chiudere definitivamente la fase istruttoria e di portare a compimento un iter avviato nel 2018 e rimasto fermo per anni. Grazie al deciso impulso impresso da questa Giunta e al lavoro di squadra con gli enti locali e le amministrazioni statali il progetto della ZLS del Lazio è finalmente giunto alle battute finali. Dopo anni di attese e rallentamenti, oggi possiamo dire che il Lazio è pronto: attendiamo soltanto il decreto del Governo che ne sancirà ufficialmente l’istituzione, aprendo così la fase operativa», continua l’assessore Righini.
«In Regione, all’interno della Direzione competente, è già stata attivata un’Area sulla ZLS, per accompagnare l’attuazione del progetto, coordinare le attività con l’Autorità di Sistema Portuale e garantire una gestione efficace delle semplificazioni e delle nuove opportunità economiche e logistiche per il territorio. Desidero ringraziare il presidente Francesco Rocca per il sostegno politico e la determinazione con cui ha voluto portare a termine un percorso complesso, avviato anni fa ma giunto a conclusione solo grazie all’impegno di questa amministrazione. Con questo risultato si apre una nuova stagione di sviluppo e competitività per il Lazio, in particolare per le aree portuali e produttive della nostra regione», conclude l’assessore Giancarlo Righini.
Gli fa eco l’onorevole Nicola Ottaviani della Lega il quale sostiene che “sul mancato allargamento della Zes alle province di Frosinone e Latina, si sta consumando un danno, anzi un dramma, senza precedenti per la nostra economia. Escludere le nostre due province, dai contributi della zona economica speciale per il Mezzogiorno, dopo 60 anni, inserendo le province della Campania, del Molise dell’Abruzzo e addirittura delle Marche e dell’Umbria, significa attentare alla nostra economia, a cui viene sottratta la possibilità di concorrere ad armi pari, in termini di competitività, con le altre imprese localizzate attorno ai nostri territori provinciali”.
“Il gruppo Lega – continua Ottaviani -, su richiesta dei nostri parlamentari, ha presentato tre distinti emendamenti in commissione bilancio al Senato, che hanno tutte le caratteristiche dell’ammissibilità e della opportunità, facendo riferimento alle specifiche previsioni della Carta europea degli aiuti di Stato, la quale indica le nostre zone con classificazione C, sotto il punto di vista del disagio economico sociale, allo stesso modo di Marche ed Umbria. Sono tre anni che ci stiamo battendo per il riconoscimento di un diritto, che corrisponde alla parità delle condizioni di mercato, identiche ai territori sui quali ogni anno arriveranno oltre 2 miliardi e mezzo di euro di contributi statali, che provengono anche dal sangue e dal sudore delle nostre tasse e delle nostre famiglie. La situazione ora è divenuta inaccettabile e qualcuno sta mettendo la propria firma per alimentare una vera e propria polveriera economica e sociale, difficilmente contenibile. Per non parlare di chi ci vuole rifilare la ZLS, la zona logistica semplificata, in sostituzione della zona economica speciale del Mezzogiorno. Sarebbe come confondere un’autovettura di Formula 1, con un’utilitaria ingolfata, soltanto perché entrambe hanno quattro ruote. Chi sostiene questa corbelleria almeno taccia, perché o è in malafede, o sprofonda nell’ignoranza dell’economia aziendale più totale. Sia ben chiaro. Questa volta, una fregatura del genere i nostri territori non se la terranno”.
Dose rincarata anche dal centro sinistra per voce della consigliera regionale del Lazio Sara Battisti del Pd secondo la quale gli esponenti del centrodestra “avevano annunciato in pompa magna l’inclusione della provincia del Lazio nella Zona economica speciale. Un trionfalismo che- dice la consigliera regionale -, a distanza di pochi giorni, è stato smentito direttamente dal ministro Foti. Ancora una volta assistiamo a un balletto di dichiarazioni e smentite, che evidenzia l’incapacità delle destre di dare risposte serie a un territorio in difficoltà”. Le province di Frosinone e Latina “sono state escluse dalla Zes – continua -, mentre altri territori hanno già ottenuto l’inclusione. Un danno incalcolabile per la nostra economia. Ciò dimostra che né la Regione Lazio guidata da Rocca, né gli esponenti eletti in questo territorio di Fratelli d’Italia e Lega, stanno lavorando concretamente per il bene delle nostre province. La stessa Unindustria in questi giorni ha lanciato un grido d’allarme. Basti vedere quello che sta accadendo a Stellantis e al suo indotto, con migliaia di famiglie in grave difficoltà, mentre alcuni giocano con le dichiarazioni e i proclami a scopi politici. Ho sollevato personalmente più volte questo tema in Consiglio regionale, sottolineando la necessità di inserire il Lazio nella Zona Economica Speciale attraverso interrogazioni e mozioni, ma non è stato fatto nulla. Il nostro territorio ha un’assoluta necessità di strumenti concreti per attrarre investimenti, sostenere l’occupazione e difendere le economie locali. È ora che la politica smetta di fare annunci vuoti e si assuma la responsabilità di intervenire con fatti concreti, senza giocare con la pazienza e le speranze dei lavoratori e delle imprese”, conclude Battisti.
Ermanno Amedei



