Mancato allarme sisma: 22,5 milioni chiesti dalle famiglie delle vittime

20 Agosto 2010 0 Di redazione

Era il 31 marzo 2009 quando la Commissione Grandi Rischi della Protezione Civile si pronunciò in merito al fatto che non si sarebbe verificato alcun terremoto. Ma, oltre all’errata profezia, è un vero e proprio terremoto anche quello che ora si sta abbattendo proprio sulla Commisisone, dal momento che le famiglie delle vittime hanno avanzato una richiesta di risarcimento pari a 22,5 milioni di euro, presentata dagli avvocati Maria Teresa di Rocco e Silvia Catalucci al Tribunale Civile di L’Aquila.
A muovere l’azione legale, circa trenta famiglie che nel terremoto aquilano hanno subito perdite di congiunti e che non riescono a dimenticare le rassicuranti dichiarazioni rilasciate proprio da alcuni rappresentanti della Commissione durante il periodo in cui L’Aquila era già attanagliata dall’inquietante sciame sismico.
Il 10 dicembre si terrà l’udienza preliminare a carico di sette componenti della Commissione Grandi Rischi per omicidio colposo. L’accusa riguarda le informazioni che questi esponenti – Franco Barberi, Bernardo De Bernardinis, Enzo Boschi, Giulio Selvaggi, Gian Michele Calvi, Claudio Eva e Mauro Dolce – avrebbero fornito in merito all’attività sismica che stava interessando la città, formulando pareri incompleti, imprecisi e contraddittori.

di Palma L.