Giro di fatture false per un milione e mezzo di euro

9 Novembre 2010 0 Di redazione

Un anno di indagini ha permesso alle Fiamme Gialle della città dei Papi di individuare un giro di fatture per operazioni inesistenti per 1,5 milioni di Euro nel settore dei lavori edili.

L’attività investigativa, coordinata dal Comando Provinciale di Frosinone, ha permesso ai finanzieri della Brigata di Anagni di individuare diverse imprese completamente sconosciute al fisco ed una società romana, anch’essa evasore totale, che rivestiva il ruolo di “cartiera”: infatti, sono state rinvenute fatture intestate a detta società per circa un milione di euro.

In particolare, due imprese edili ciociare hanno utilizzato le fatture false per ottenere quei costi necessari ad abbattere la base imponibile ai fini delle imposte dirette e a ottenere un credito IVA non spettante.

Nel giro delle fatture false sono state coinvolte, loro malgrado, alcune imprese inconsapevoli di essere state utilizzate quale emittenti di fatture false: gli ideatori della frode fiscale, infatti, raffiguravano il logo e la denominazione sociale di dette società per documentare acquisti di materiale e di prestazioni di servizi che in realtà non erano mai avvenuti.

Da un primo esame le fatture rinvenute dai finanzieri avevano tutti i requisiti per apparire “regolari”, poiché compilati ad arte, ma l’acume investigativo dei verificatori ha spinto gli stessi ad effettuare riscontri incrociati che hanno portato alla scoperta della falsità di tali documenti fiscali.

Le imprese che hanno utilizzato le fatture false hanno regolarmente presentato le previste dichiarazioni fiscali e detenevano una contabilità apparentemente corretta, palesando correttezza e trasparenza gestionale nei confronti del fisco e dei clienti.
Al termine degli accertamenti sono state denunciate tre persone responsabili del reato di “emissione di fatture false” e altre due persone responsabili del reato di “dichiarazione fraudolenta tramite l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti”.
Sono stati altresì recuperati a tassazione costi non deducibili per € 1.526.000,00 ed I.V.A. dovuta per circa €. 300.000,00.
Sono tuttora in corso ulteriori accertamenti al fine di individuare ulteriori aziende coinvolte nel giro di fatture false.

L’attività di verifica rientra in un più ampio piano di interventi per il contrasto all’evasione fiscale, posto in essere dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Frosinone, volto a garantire la giustizia sociale e la legalità dell’economia ciociara, a garanzia delle imprese che operano nel rispetto della legge.