Metalli pesanti nell’acqua, Bonelli (Verdi): “A Roma necessari interventi urgenti”

22 Novembre 2010 0 Di redazione

«Dall’Europa arriva l’ennesima e gravissima bocciatura alle politiche ambientali dell’Italia. La politica delle deroghe ancora una volta dimostra di essere fatta sulla pelle dei cittadini, che anche in questo caso stanno pagando con la salute le scelte irresponsabili di chi ha deciso di derogare perfino alla potabilità dell’acqua. Non si può andare in deroga al diritto dei cittadini, come nel Lazio si fa da troppo tempo. Buona parte della provincia di Roma è soggetta ad alti tassi di metalli pesanti nell’acqua distribuita per uso umano, in particolare esiste un superamento dei valori di legge per l’Arsenico, il Vanadio e il Fluoro». Lo dichiara Angelo Bonelli, presidente nazionale dei Verdi e capogruppo regionale del Lazio.
«Ci troviamo di fronte ad una vera emergenza ambientale e sanitaria, che mostra con chiarezza come la politica delle deroghe serva solo a nascondere il problema. I dati – spiega Bonelli – mostrano poi una evidente inadempienza da parte di Acea rispetto al programma di interventi che aveva presentato alla Regione nel 2008, quando ha chiesto ed ottenuto il decreto di deroga ai limiti di legge. Nel documento il programma di interventi prevedeva di risolvere il problema dell’arsenico in buona parte entro il 2009». «L’intossicazione cronica, ovvero l’assunzione anche a minime dosi per lunghi periodi di tempo, dell’Arsenico è una delle più conosciute cause di tumori. Attualmente il limite di legge è di 10 microgrammi litro, ma l’Oms e l’Unione europea stanno valutando la riduzione ulteriore di questo limite, portandolo a cifre vicine allo zero. Si tratta di un principio precauzionale assolutamente condivisibile».

«La situazione nel 2010, in molti casi, rispetto al 2009, è peggiorata. Per alcune zone particolarmente critiche il documento Acea non fornisce i valori per l’anno in corso. E’ il caso della zona 167 Case Popolari di Velletri, che nel 2008 aveva avuto un valore di 52,1 microgrammi/litro di arsenico, sceso poi a 39,2 nel 2009, la cui concentrazione di metalli non viene riportata per il 2010. Un fatto decisamente grave. Abbiamo già presentato una interrogazione a risposta immediata al presidente del Consiglio regionale in merito specialmente alla situazione di Velletri, dove la popolazione non è stata informata di una importante deroga alla presenza dell’Arsenico nelle acque. Chiediamo all’assessore all’Ambiente, Mattei, di garantire la pubblicazione dei dati relativi ai campionamenti dell’arsenico e degli altri inquinanti, e quali iniziative urgenti intende porre in essere».
ALCUNI DATI DEL CASO VELLETRI
• Piazza Mazzini: lo scorso anno la media della presenza di Arsenico era di 7,1 microgrammi/litro, nel 2010 la media è salita a 22,6 microgrammi litro;
• Piazza Trento e Trieste la media è passata da 5,1 a 13,6 microgrammi litro;
Viale Marconi, nel 2009 avevamo 8,4 microgrammi/litro di arsenico, valore che ha raggiunto i 22,6 nel 2010;
• Rioli la miscela dei pozzi dopo il trattamento conteneva in media 9,4 microgrammi/litro di arsenico, valore che sale a 25,3 nei primi mesi del 2010.