Il Volgograd all’8777° chilometro approda alla Regione Lazio

15 Febbraio 2011 0 Di redazione

Il Raid Umanitario/Storico “Roma – Volgograd – Roma” si è chiuso dopo 8777 km percorsi con una cerimonia ufficiale presso la sede del Consiglio Regionale del Lazio alla presenza del Presidente del Consiglio, Mario Abbruzzese che ha concesso il patrocinio gratuito all’iniziativa, in occasione del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, per commemorare i caduti della Regione sul fronte russo nella Seconda Guerra Mondiale. Il pickup GA200 utilizzato per il Raid, ha infatti portato le insegne del Consiglio Regionale per tutta la durata del viaggio, anche per mantenere vivo, nel ricordo, uno dei passaggi fondamentali della nostra storia nell’anno del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia.
Particolarmente importante, la missione umanitaria legata al Raid. Calchetti e Guerrini, infatti, hanno portato con loro e consegnato alla Comunità Giovanni XXIII di Volgograd una parte della grande quantità di vestiti invernali raccolti anche grazie all’aiuto dei dipendenti di Gonow Europe e della Imega di Sansepolcro.
“La presidenza del Consiglio regionale ha voluto riconoscere attraverso la concessione di un patrocinio morale la bontà e lo spirito umanitario di questa iniziativa che valorizza, nell’ambito delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, la particolare pagina di storia che ha visto protagonisti i reparti italiani impegnati sul fronte orientale tra il 1941 e il 1943” – ha detto il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Mario Abbruzzese.
Ringrazio il giovane, ma esperto equipaggio, composto da Guerrini e Calchetti – ha continuato Abbruzzese – per aver affrontato questa avventura anche a nome del Consiglio Regionale del Lazio e plaudo all’interesse dimostrato dalla “Gonow Europe”, emergente casa automobilistica cinese che opera anche in Italia, che è riuscita a coniugare la sperimentazione di una nuova vettura su un percorso impegnativo e con uso esclusivo di carburanti poco inquinanti, con il sostegno di un’iniziativa benefica e in ricordo di un momento particolarmente sofferto della storia del nostro Paese”.
Lo scopo del viaggio, quello, di andare a documentare le reali condizioni incontrate dai nostri militari sul fronte russo, è stato portato a termine con la produzione di circa 6 ore di girato. A Volgograd i due viaggiatori protagonisti del Raid “Roma – Volgograd – Roma”, hanno partecipato alla commemorazione che da alcuni anni si celebra durante l’ultima settimana di gennaio e la prima decade di febbraio dedicata alla Memoria delle tragedie avvenute durante la seconda guerra mondiale.
Tra queste, c’è la storia che noi italiani non dobbiamo dimenticare: quella che ha riguardato i nostri reparti inviati sul Fronte Orientale tra il 1941 e il 1943. Le forze armate italiane, all’epoca già duramente provate dagli scontri sui Balcani e nell’Africa Settentrionale, furono inviate da Mussolini a sostegno dell’attacco tedesco contro l’Unione Sovietica, andando così incontro ad un destino drammatico: le cifre parlano di circa 5.000 morti e 13.000 feriti fino al 10 dicembre 1942, e di circa 115.000 tra morti e feriti nella battaglia del Don, la successiva ritirata (11 dicembre 1942 – 20 marzo 1943) e la prigionia. L’enorme numero di soldati dell’Asse catturati dai Sovietici, infatti, determinò gravi difficoltà nella gestione dei prigionieri a cui non furono garantite condizioni minime di sopravvivenza nei campi di prigionia e durante i trasferimenti.