Costruzione nuovo ospedale di Frosinone, la Guardia di Finanza individua sprechi per 6 milioni di euro

27 Maggio 2011 0 Di redazione

Maggiori costi per circa 6 milioni di euro sostenuti dalla ASL ed imputabili all’iter progettuale ed autorizzativo del nuovo Ospedale di Frosinone, per il quale non sarebbero state richieste le specifiche e necessarie autorizzazioni di legge per la rimozione del vincolo boschivo esistente nell’area di costruzione, che ha causato un prolungato fermo lavori.

Il comportamento omissivo dei tecnici ha comportato dapprima il grave ritardo col quale la cittadinanza ha potuto usufruire della tanto attesa e ormai indispensabile nuova struttura ospedaliera, ed in seguito ha causato l’esborso da parte dell’erario dell’ingente somma di denaro riconosciuta all’impresa appaltatrice per il verificarsi dell’aumento dei prezzi dei materiali da costruzione.

Le indagini del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, iniziavano la scorsa estate, assumendo peculiare interesse allorquando prendevano in esame i maggiori oneri sostenuti dall’AZIENDA USL rispetto a quanto previsto nel contratto d’appalto per la costruzione del nuovo presidio ospedaliero di Frosinone.

I militari hanno esaminato l’enorme mole di documentazione relativa sia alle attività propedeutiche che al “contratto d’appalto per i lavori di costruzione del nuovo ospedale di Frosinone”.

La progettazione dell’opera, iniziata nel 1990, a partire dal 1995 è stata eseguita dal Raggruppamento Temporaneo di Professionisti (RTP) composto da un’importante società di ingegneria di Roma, quale mandataria, da una società di Torino ed una società di Cassino quali concessionari del servizio di coordinamento generale, progettazione e direzione dei lavori.

Tra il 2000 ed il 2002 venivano espressi tutti i pareri favorevoli degli enti locali interessati alla realizzazione dell’opera e tra questi il Comune di Frosinone che nella deliberazione dell’8 marzo 2001 dichiarava che ”….l’area interessata dall’intervento non è assoggettata a vincoli idrogeologici, né a vincoli di tutela paesaggistica, ambientale od artistica di cui alle leggi 1089/39, 1497/39 e 431/85, né a vincoli militari”; trascurando di fatto che la porzione di terreno dove andava costruito il nuovo ospedale risultava occupata per la quasi totalità da un bosco di alto fusto di età stimata superiore ai cinquanta anni e, per questo, sottoposto a vincolo paesaggistico dall’articolo 10 della Legge Regionale Lazio n. 24/1998.

C’è voluto circa un anno perché la Regione Lazio potesse eliminare tale vincolo e permettesse così l’inizio dei lavori da parte della ditta appaltatrice, che nel frattempo per tale ritardo, avanzava una serie di aggiuntive richieste economiche in base alle quali, le veniva riconosciuta dall’Azienda USL di Frosinone l’ulteriore somma di circa 6 milioni di euro.

Il servizio brillantemente portato a termine, testimonia ancora una volta il continuo impegno del Finanzieri ciociari contro i fenomeni di spreco del denaro pubblico nella provincia di Frosinone.

Nel solo delicato settore della Sanità nell’ultimo anno, le indagini hanno portato alla segnalazione alla Corte dei Conti di danni erariali per oltre 40 milioni di euro.