Politica di coesione: il Parlamento chiede capitolo di spesa adeguato. Domani De Angelis ne parla con Napolitano

29 Maggio 2011 0 Di redazione

Dall’Ufficio Stampa dell’on. Francesco De Angelis riceviamo e pubblichiamo:

Lunedì 30 maggio al Quirinale si terrà l’incontro tra i deputati europei che seguono le politiche di bilancio e di programmazione finanziaria, il Ministro Fitto e il Presidente della Repubblica Napolitano. Tra loro ci sarà anche il deputato europeo Francesco De Angelis, reduce dall’importante voto di giovedì 26 maggio nella Commissione Sviluppo Regionale del Parlamento europeo sugli assi prioritari per la Politica di Coesione 2014-2020.

“La convocazione del Capo dello Stato è particolarmente apprezzata – ha commentato De Angelis – in quanto testimonia ancora una volta il grado di attenzione con cui la Presidenza della Repubblica segue questo ed altri delicati dossier europei”. Per De Angelis “dalle trattative di questi mesi tra Parlamento, Commissione e Consiglio dipenderà la natura dello stanziamento di bilancio dell’Ue a favore della crescita dei nostri territori nei prossimi sette anni. E’ per questa ragione che l’invito del Presidente Napolitano può essere una proficua occasione per fare quadrato a prescindere dagli schieramenti politici intorno agli obiettivi strategici dell’Italia per il prossimo periodo di programmazione finanziaria”.

E’ infatti di giovedì scorso il primo voto, in Commissione Sviluppo Regionale, con cui i deputati europei hanno fornito indicazioni a Consiglio e Commissione sugli assi prioritari della prossima programmazione di fondi Ue. “Abbiamo approvato una prima importante relazione – ha commentato De Angelis – in cui rivendichiamo tre indirizzi strategici: 1) non un euro in meno rispetto alla programmazione 2007-2014; 2) l’istituzione di nuove categorie intermedie di regioni non potrà avvenire sottraendo risorse alle categorie già esistenti; 3) le politiche finanziarie del futuro settennato dovranno prendere in considerazione una serie di parametri sociali e demografici che vanno molto al di là delle semplici esigenze macroeconomiche poste dalla Bce, perché la crisi la si sconfigge con politiche sociali e non con i tagli indiscriminati”.

“Da qui e fino alla primavera 2012 l’Italia si gioca una fondamentale partita in Europa: quella del futuro bilancio Ue” conclude De Angelis, per il quale “anche questa volta il Capo dello Stato non ha perso tempo, dimostrandosi un punto di riferimento straordinario per il rilancio del ruolo dell’Italia in Europa”.