Scoperta dalle Fiamme Gialle maxi evasione fiscale di 7,5 milioni di euro

15 Luglio 2011 0 Di redazione

Ancora una brillante operazione di servizio condotta dai militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Frosinone, che si è conclusa con la scoperta di un’ingente evasione fiscale perpetrata da società che importavano prodotti elettronici dalla Repubblica di San Marino, per commercializzarli in tutto il territorio nazionale.

La complessa ed articolata attività di polizia giudiziaria e tributaria, durata circa un anno, ha consentito di individuare una società cartiera, con sede in Ceccano, utilizzata da altre due società operanti nella capitale con il solo fine di trarre illeciti guadagni attraverso l’evasione dell’iva per milioni di euro.

Lo scopo della società ceccanese era, in realtà, solo quello di emettere le fatture false interponendosi nelle transazioni commerciali tra due società ed alimentando l’evasione fiscale. Infatti, la società in questione retta da un prestanome, acquistava e rivendeva la merce solo ed esclusivamente sulla carta, mentre l’effettiva transazione commerciale avveniva tra i fornitori e le due società romane.

Durante le indagini svolte, è stato accertato che tutta la merce acquistata, in gran parte dalla Repubblica di San Marino, non giungeva presso il punto di vendita ciociaro, ma in realtà arrivava direttamente presso un deposito ubicato in Roma, dove poi si provvedeva a distribuirla in tutto il territorio nazionale.

Mediante una serie di accertamenti e sopralluoghi, i finanzieri del capoluogo ciociaro, sono riusciti ad individuare il magazzino romano ove giungeva la merce e, attraverso una dettagliata azione di polizia giudiziaria, hanno identificato i reali amministratori delle società che nella realtà commercializzavano la merce stessa.

Solo grazie all’elevata capacità professionale dei finanzieri che hanno condotto le indagini, è stato possibile individuare i due soggetti artefici dell’evasione i quali, tra l’altro, usavano anche nomi falsi al fine di evitare la ricostruzione dei passaggi della merce cercando così di confondere le idee agli organi accertatori in caso di controllo.

Durante le indagini eseguite, i militari delle fiamme gialle ciociare, hanno anche esaminato numerosi conti correnti bancari riconducibili ai soggetti ed alla società in questione rilevando una serie di movimentazioni finanziarie in entrata che dopo poco si tramutavano quasi nel medesimo importo in uscita.

L’attività di polizia giudiziaria, affiancata parallelamente da quella tributaria, ha consentito di recuperare a tassazione elementi positivi di reddito per un importo di oltre 7,5 milioni di euro ed un’imposta sul valore aggiunto di 1,5 milioni di euro. Sono state, inoltre, segnalate all’Autorità Giudiziaria nr. 03 persone per il reato di emissione di fatture false.