Denunciata dall’Aidaa, la velina di “striscia” indagata a Novara per l’uccisione del suo cane

5 Aprile 2013 0 Di redazione

Giulia Calcaterra la velina di Striscia la Notizia denunciata dal presidente nazionale dell’ Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente – AIDAA Lorenzo Croce nello scorso mese di settembre in quanto accusata di aver ucciso (o permesso l’uccisione) del proprio cane risulterebbe iscritta nel registro dgli indagati dalla procura di Novara. é quanto si apprende da una nota stampa redatta dalal stessa associazione Aidaa che riceviamo e pubblichiamo.
“A sei mesi dalla presentazione della denuncia la Procura della Repubblica del Tribunale Penale di Novara ha deciso di aprire un fascicolo di inchiesta per fare luce su questa vicenda affidando la medesima inchiesta al sostituto procuratore Olimpia Bossi che ha affidato agli uffici della Polizia Giudiziaria interni alla procura lo svolgimento delle indagini per le quali sarà sentito il presidente nazionale AIDAA Lorenzo Croce che sarà ascoltato martedi 9 aprile alle ore 14.30 direttamente nella procura in via Brusati a Novara.
Il presidente Croce nel corso dell’incontro fornirà tutte le informazioni in suo possesso comprese quelle acquisite recentemente al fine di fare chiarezza sulle reali motivazioni della morte del cane di Giulia Calcaterra che sull’accaduto ha cambiato tre versioni dicendo dapprima che il cane era stato adottato, successivamente la Calcaterra sostenne di aver dovuto far sopprire il cane in quanto aggressivo, ed infine nella telefonata intercorsa con lo stesso Croce la velina sostenne che il cane era morto a causa di una inversione gastrica.
Ora spetterà finalmente ai giudici fare chiarezza definitiva sulla vicenda e decidere se rinviare a giudizio (come chiede AIDAA) o meno la velina o altre persone con l’accusa di maltrattamento di animali ai sensi dell’articolo 544 ter del codice penale.
Croce inoltre citerà come testimoni diversi personaggi famosi del mondo dello spettacolo che in qualche modo sono entrati in questa vicenda chiedendo alla procura di verificare anche le loro posizioni”.