I cinque no di Confimprese Cassino al trasferimento del mercato delle scarpe

1 Giugno 2013 0 Di redazione

Confimprese Cassino, in riferimento all’ipotesi di trasferimento degli operatori del settore”calzature” da via Donizzetti, ecc. a piazza Labriola e dei produttori biologici da piazza S. Giovanni a via del Carmine, ecc., discussa in seno alla commissione consiliare del 28 u.s., precisa quanto segue:
a)si ritiene non idonea l’area individuata di piazza Labriola per i seguenti motivi:
1)Insufficienza dell’area in riferimento alle superfici già concesse agli operatori e per le caratteristiche degli automezzi e delle attrezzature;
2)L’installazione e l’ancoraggio degli automezzi a pieno carico, potrebbero causare gravi danni alla pavimentazione ed in particolare nella parte antistante il Tribunale;
3)Il posizionamento in piazza Labriola non garantisce la messa in sicurezza dell’area oltre a causare problemi per quanto riguarda l’ordine pubblico e il traffico;
4)Il trasferimento ipotizzato contrasta, inoltre, con quanto previsto per i lavori di sistemazione e riqualificazione urbana di piazza Labriola:
5)L’attività mercatale in piazza Labriola potrebbe causare disagio al funzionamento del Tribunale di Cassino.
b)Diversi operatori a posto fisso di piazza Labriola, tra i quali Leone, Renzi e Green Garden, sono contrari al trasferimento prima indicato.
Molte di queste considerazioni, sono le stesse già evidenziate dal Comandante della Polizia Municipale Acquaro e sostanziate, da quest’ultimo, nel parere negativo rimesso all’Amministrazione Comunale di Cassino sull’ipotesi di trasferimento del mercato.

Il Dr. Acquaro ha, inoltre, fatto presente, in un suo intervento nella commissione consiliare del 28 maggio scorso, che il trasferimento ipotizzato rischia di fare aumentare l’abusivismo anche in considerazione della scarso numero dei vigili urbani disponibili per i controlli.
Per queste motivazioni, Confimprese di Cassino, esprime il proprio parere negativo al trasferimento degli operatori da via Donizzetti a piazza Labriola e propone in alternativa piazza Green Garden oppure Campo Boario.
Per quanto riguarda, invece, la proposta di trasferimento degli operatori biologici da piazza S. Giovanni e dintorni a via Del Carmine, ecc., non esprimiamo contrarietà con invito all’Amm.ne ad interpellare comunque gli operatori interessati.
Gli operatori ambulanti, non sono pacchi postali o pedine da spostare con un semplice comando. Sono lavoratori autonomi che hanno la stessa dignità dei loro colleghi a posto fisso e con i quali occorre confrontarsi e dialogare.
Questa, sembra essere un’altra puntata della guerra tra poveri che si scatena quando, come in questo caso, morde la crisi economica con un consistente calo dei consumi e con il fisco che tartassa le già tartassate microimprese a conduzione familiare.
La coperta è corta e spostare le calzature da via Donizzetti a piazza Labriola potrebbe forse favorire alcuni commercianti di Corso della Repubblica e sicuramente penalizzare i commercianti di via Donizzetti, di via Pascoli, ecc.