Con lampeggiante su finta auto ‘civetta’. “Sono un collega” ma i carabinieri non ci credono e lo arrestano

10 Marzo 2014 0 Di redazione

Era alla guida della sua Panda, sul tettino della quale faceva sfoggio un lampeggiante blu simile a quello in dotazione alle auto “civetta” delle forze dell’ordine, quando ha incrociato una pattuglia della Stazione Carabinieri di Castel Gandolfo. Il conducente dell’auto, visti i militari particolarmente attratti dalla anomala presenza su via Nettunense di quella strana “auto blu”, ha tentato in tutti i modi, ma invano, di eludere un eventuale controllo. Quando i Carabinieri lo hanno fermato, lui, dietro a scuri occhiali da sole, ha affermato senza esitazione: “sono un collega”. Peccato che i militari hanno voluto vederci chiaro e, a quel punto, lui, con un tono di voce meno perentorio di quanto aveva tenuto poco prima, ha confessato di essere un infermiere.

Inoltre, nell’auto del millantatore, un romano di 50 anni, incensurato, residente a Genzano, i Carabinieri hanno trovato una pistola “Soft Air”, il cui tappo rosso era stato appositamente verniciato di nero, con caricatore inserito munito di 20 pallini in acciaio – il 21° pallino era già in canna, pronto all’uso – e una bomboletta di gas per la ricarica della pistola.

La perquisizione scattata anche nella sua abitazione di Genzano ha consentito ai Carabinieri di sequestrare altri 200 pallini in acciaio e la somma di 400 euro circa.

L’uomo è stato arrestato e portato nel carcere di Velletri, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Deve rispondere di possesso di segni distintivi contraffatti e di pistola giocattolo priva di tappo rosso.