Peste suina nel Lazio non è più emergenza, lo comunica il ministero della Salute. Soddisfatto Rocca

Peste suina nel Lazio non è più emergenza, lo comunica il ministero della Salute. Soddisfatto Rocca

23 Gennaio 2025 0 Di Felice Pensabene

La malattia che colpisce suini e cinghiali è stata eradicata. Il Lazio è uscito da un’emergenza. La peste suina, infatti, non è più un’emergenza nel Lazio, la comunicazione arriva direttamente dal ministero della Salute. La struttura del commissario straordinario alla Psa (peste suina africana) e la Direzione generale della salute animale del ministero della Salute, insieme al ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, hanno annunciato “con soddisfazione” l’eradicazione della malattia che colpisce suini e cinghiali. Nella giornata di mercoledì 22 gennaio la sessione della Salute e benessere animale del comitato permanente (Paff commitee), che si riunisce mensilmente a Bruxelles, ha votato favorevolmente la revoca delle zone soggette a restrizione istituite a maggio del 2022.

Soddisfatti anche il presidente della Regione, Francesco Rocca e l’assessore all’Agricoltura, Giancarlo Righini: “È con grande soddisfazione che apprendiamo il parere favorevole del Comitato permanente europeo alla richiesta di far uscire il Lazio dalla zona di restrizione per la peste suina africana. Una decisione che ci riempie di orgoglio, anche considerato che siamo tra i primi in Italia a raggiungere questo risultato. È stato, infatti, riconosciuto l’enorme lavoro svolto dall’amministrazione regionale, fin dal proprio insediamento, per l’eradicazione della malattia che ha colpito in particolare il territorio di Roma e di alcune aree della sua provincia, delimitato come zona rossa a causa dell’elevato numero di capi infetti”. La Regione Lazio ha svolto un ruolo importante in questa battaglia, garantendo, con il supporto degli esperti dell’Istituto zooprofilattico sperimentale del Lazio e della Toscana e del Centro di referenza nazionale per le pesti suine, il monitoraggio continuo delle disposizioni sanitarie”.