
Esercizio abusivo della mediazione da diporto, da Gaeta nasce indagine che porta al sequestro di 5 catamarani
7 Febbraio 2025 0 Di redazioneGaeta – Cinque imbarcazioni, del tipo catamarano, del valore complessivo di due milioni di euro sono state sequestrate mentre era ormeggiate nei porti turistici di Nettuno, Roma e San Vincenzo (Li).
Ad eseguire il decreto di sequestro disposto dalla procura di Roma sono stati i finanzieri della Sezione operativa navale di Gaeta.
L’indagine che ha portato al sequestro nasce dai controlli effettuati in mare dai finanzieri nel proto di Gaeta a seguito della quale, è stato possibile ipotizzare l’esercizio abusivo della professione da parte di un broker del diporto nautico. Sarebbe emersa, infatti, la totale assenza dei titoli abilitativi finalizzati ad esercitare l’attività di cosiddetto “mediatore del diporto”.
La distinta e complessa attività di polizia giudiziaria, sviluppatasi anche mediante l’effettuazione di riscontri con le banche dati in uso al Corpo, hanno consentito di ricostruire ingenti proventi derivanti dall’attività illecita. Le risultanze raccolte dai militari hanno pertanto consentito al pm di emettere la misura cautelare patrimoniale.
Nel contempo, dalla disamina di tutta la documentazione acquisita in sede di perquisizione, è emerso inoltre come le società proprietarie delle imbarcazioni sottoposte a sequestro, aventi sede anche all’estero, svolgessero l’attività commerciale di locazione in assenza delle autorizzazioni necessarie, motivo per il quale si è proceduto, tra l’altro, a notificare verbali amministrativi per violazioni al Codice della Nautica da Diporto per sanzioni complessive nel valore minimo pari ad 286.416 euro. L’attività descritta dimostra ancora una volta la versatilità della “polizia del mare”, presidio di legalità per l’economia legale del Paese.