
Tubercolosi bovina a Formello, allevatori ricorrono al Tar per abbattimento di 100 capi, Asl rinvia la data
20 Giugno 2025Formello – A Formello è braccio di ferro tra allevatori e la Asl Roma 4 sulla vicenda dell’abbattimento delle mucche a rischio tubercolosi bovina.
Al fine di arginare l’infezione, l’autorità sanitaria, con una ordinanza data 3 giugno, ha disposto l’abbattimento entro il 19 giugno, di ogni bovino, indifferentemente se sano o malato, di proprietà di due aziende zootecniche ubicate nella valle del Sorbo. In tutto sarebbero 90 bovini di una azienda e 12 di una seconda.
Già alcune decine di animali sono stati abbattuti, e i corpi distrutti, a partire dall’autunno scorso. Si tratta di animali che pascolano liberamente sui 600 ettari di prato di proprietà comunale, per i quali gli allevatori pagano un affitto al comune di Formello.
La Asl, quindi, ha disposto l’abbattimento con l’obiettivo di non lasciare alla malattia animali su cui proliferare. Gli allevatori, però, hanno fatto ricorso al Tar perché il provvedimento azzererebbe completamente le due aziende e contestando anche il provvedimento dal punto di vista scientifico.
Ieri, la Asl ha comunicato una proroga dei termini di abbattimento rinviando la data degli abbattimenti al 3 luglio motivando tale scelta con le “comprovate difficoltà logistiche o commerciali relative all’espletamento del depopolamento totale dei capi bovini” legato al cospicuo numero di animali. Sulla vicenda si attente anche che il Tar valuti la richiesta di sospensiva dell’ordinanza.
Ermanno Amedei