Muore in seguito a lite per parcheggio a Gaeta, Arrestato 46enne

Muore in seguito a lite per parcheggio a Gaeta, Arrestato 46enne

8 Dicembre 2025 0 Di redazione

Gaeta – In seguito ad alcuni mesi di indagine la Polizia di Stato di Gaeta ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del dispositivo di controllo elettronico, emessa dal Gip del Tribunale di Cassino su richiesta della Procura della Repubblica presso il predetto Tribunale, nei confronti di un uomo, di 46 anni, residente nel napoletano, gravemente indiziato del reato di omicidio preterintenzionale aggravato dai futili motivi.

I fatti risalgono allo scorso 11 agosto, quando nel piazzale ex Avir di Gaeta, una discussione per motivi di viabilità è degenerata in una violenta aggressione. Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cassino, condotte dal Commissariato di Gaeta diretto dal vicequestore Vincenzo Pittiglio, hanno consentito di acquisire elementi probatori per ritenere che l’indagato ha raggiunto un automobilista anziano, spingendolo con forza, provocandone la caduta a terra che gli ha causato un grave trauma cranico, rivelatosi poi fatale: l’uomo è infatti deceduto il 14 agosto 2025 presso l’ospedale di Formia.

Le indagini, avviate nell’immediatezza dei fatti, hanno visto l’intervento tempestivo sul posto degli agenti del Commissariato di Gaeta, che hanno sentito numerosi testimoni presenti, raccogliendo – immediatamente- le prime dichiarazioni di quanti avevano assistito ai fatti, risultate poi fondamentali per la ricostruzione dell’evento. Contestualmente, sono state visionate le immagini del sistema di videosorveglianza cittadino.

I filmati hanno documentato con chiarezza l’intera sequenza dell’aggressione, confermando la dinamica già descritta dai testimoni. Sono stati inoltre acquisiti gli atti sanitari e la documentazione clinica del pronto soccorso.

La consulenza medico-legale disposta dalla Procura della Repubblica ha accertato il nesso causale tra la spinta ricevuta e il successivo decesso.

Alla luce dei gravi indizi raccolti e delle esigenze cautelari ritenute esistenti -la particolare violenza e la futilità della condotta deponenti per la sussistenza del pericolo di reiterazione di reati della stessa specie- la Procura della Repubblica di Cassino ha formulato la richiesta delle misura cautelare personale nei confronti dell’indagato, richiesta accolta dal G.i.p. che ha proceduto, prima dell’adozione della misura, all’interrogatorio preventivo dell’indagato.

La misura ritenuta proporzionata alle esigenze cautelari da salvaguardare è quella degli arresti domiciliari, con contestuale utilizzo del dispositivo elettronico di controllo, ritenuto necessario per monitorare costantemente il rispetto delle prescrizioni imposte.