In Italia viene abbandonato un gatto ogni nove minuti

1 Aprile 2011 0 Di redazione

In Italia viene abbandonato un gatto ogni 9 minuti. 160 abbandoni ogni giorno, 4.800 gatti abbandonati ogni mese e 57.600 gatti abbandonati ogni anno.
Sono numeri da far rabbrividire anche il confronto con il numero degli abbandoni dei cani. Di questi circa il 40% vengono abbandonati ancora cuccioli e per loro non rimane che la morte senza peraltro lasciar traccia.
Questi sono i dati di una stima realizzata dal servizio statistiche di AIDAA sui dati relativi alle entrate del 2010 in 67 rifugi del gatto sparsi in tutta Italia.
Un dato estremamente preoccupante in quanto oltre al numero elevato di abbandoni accertati vi sono poi gli abbandoni in colonia, di gatti domestici lasciati andare dove sono presenti colonie feline.
Ma la cosa che preoccupa maggiormente è che il fenomeno diversamente da quello dei cani è il crescita seppure leggera rispetto allo stesso dato del 2009 che stimava gli abbandoni totali in 55.800 mici.
Molti di questi gatti trovano rifugio in uno degli oltre 700 gattili sparsi in tutta Italia, per i più piccini la possibilità di salvarsi è comunque bassa se gli abbandoni vengono effettuati nei primi 20 giorni di vita dei micini, ci sono poi un numero importante che si aggira attorno ai 5.000 gatti che ogni anno vanno ad implementare le colone feline.
A questo importante fenomeno dell’abbandono dei gatti di cui si parla troppo poco e per il quale non ci sono campagne cosi come avviene per i gatti va aggiunto un altro grave problema che da alcuni mesi viene registrato nella maggioranza dei rifugi dei mici italiani, vale a dire la diminuzione delle adozioni che in alcuni casi specialmente nel centro nord sono hanno toccato punte in negativo del 25-30% nel 2010 rispetto al 2009.
Il fenomeno degli abbandoni dei gatti domestici e specialmente quello dei cuccioli abbisogna di una precisa analisi, quello prodotto da AIDAA è uno studio di stima che comunque stando a più parti non si discosta molto dalla realtà.
Abbastanza stabili sono le popolazioni feline nelle grandi città e nei maggiori centri urbani, mentre è in aumento il fenomeno dell’abbandono selvaggio nelle zone rurali e nelle campagne.
“E’ importante che ministero della salute, enti locali e le maggiori associazioni promuovano delle campagne ad hoc contro l’abbandono felino, sulla stessa lunghezza d’onda di quelle che si realizzano ogni anno contro gli abbandoni dei cani – ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA – qui non si tratta di giocare sui numeri ma di rendersi conto di un fenomeno che ha due spinte contrarie tra loro, aumentano notevolmente gli abbandoni e diminuiscono sensibilmente le adozioni in gattile. Quindi occorre invitare a non abbandonare, spiegando che chi abbandona un gatto commette un reato penale, e allo stesso tempo occorre incentivare le adozioni e lavorare in maniera seria per arrivare alla realizzazione dell’anagrafe felina o – conclude Croce – come proponiamo noi da tempo occorre che il micio e il cane di famiglia possano trovare posto sullo stato di famiglia in quanto animali componenti la nostra famiglia”.