Servizio idrico: il Comune chiede l’attuazione della legge regionale N°5/2014. L’acqua deve essere bene comune

Servizio idrico: il Comune chiede l’attuazione della legge regionale N°5/2014. L’acqua deve essere bene comune

16 Gennaio 2015 0 Di Felice Pensabene

“Con la mozione approvata ieri chiediamo con forza il completamento dell’iter riguardante la Legge Regionale n. 5 dell’aprile 2014.” A dichiararlo il Sindaco del Comune di Cassino, Giuseppe Golini Petrarcone, che ha voluto spiegare il contenuto di quanto approvato ieri in Consiglio Comunale. “A quasi un anno – ha continuato Petrarcone – dall’approvazione di tale legge, che ricordiamo è l’unica legge ad aver recepito il risultato del referendum 2011 sulla ripubblicizzazione dell’acqua, riteniamo di fondamentale importanza passare alla fase attuativa con l’approvazione degli ambiti di bacino idrografico. Tale percorso doveva trovare attuazione nei sei mesi successivi all’approvazione della Legge Regionale 5/2014. Cosa che non è avvenuta e proprio per questo il Comune di Cassino, con gli altri 38 comuni firmatari della Legge, ha presentato insieme al forum dei movimenti per l’acqua una proposta di definizione dei nuovi ambiti di bacino idrografico contestualmente ad una convenzione tipo da stipulare per il processo di ripubblicizzazione. Per questo il sindaco e l’intero Consiglio Comunale di Cassino chiedono con forza al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ed all’assessore competente Refrigeri, ai consiglieri regionali di affrontare la nuova proposta di legge all’interno del Consiglio Regionale con l’obiettivo di raggiungere l’ambizioso primato di essere la prima regione in Italia che, oltre a recepire la volontà dei cittadini espressa con il referendum del 2011, rende operativo il nuovo modello di gestione pubblica e partecipata del servizio idrico integrato.” Sulla questione è tornato anche il consigliere comunale Andrea Velardocchia che ha ribadito e chiarito ulteriormente quanto già fatto presente ieri nel corso della seduta di Consiglio Comunale. “Andando controcorrente rispetto a quello che è l’orientamento del Legislatore Nazionale alla regione lazio ci può essere una vera e propria inversione di tendenza nell’ottica della ripubblicizzazione dell’acqua questo grazie alla Legge Regionale 5 del 2014 emanata recependo il referendum propositivo di cui Cassino è stato uno dei comuni protagonisti. Basti pensare che il nostro è dei 39 comuni firmatari quello più grande, ma cosa più importante unico in tutta la Provincia di Frosinone. Questo sottolinea come, attraverso il nostro sindaco, questa Amministrazione ha sempre ribadito nella consulta d’ambito la propria volontà, anche votando in tal senso, per la risoluzione del contratto con Acea, battendosi sempre contro l’aumento delle tariffe idriche. Ora alla Legge Regionale dovrà seguire una legge di attuazione che, ridisegnando gli ambiti di bacino, potrebbe portare alla possibilità, non solo di difendere il nostro acquedotto comunale, ma di togliere all’ente gestore anche la gestione degli impianti delle periferie. A tal proposito è importante il ruolo che sta giocando anche in seno alla Regione Lazio il coordinamento provinciale per l’acqua pubblica con cui la nostra Amministrazione sta lavorando per attuare tutte le politiche volte a riportare l’acqua ad essere un vero e proprio bene comune.”