
Tre mesi per decisione su sequestro beni a Frosinone, Caporicci: magistratura sempre piú orientata contro popolo
3 Luglio 2025Cassino – Tre mesi per una decisione che doveva essere presa entro 15 giorni. Un ritardo che, nel caso di sequestro cautelari di beni, mette a rischio la salute finanziaria di una azienda.
Associazione a delinquere ai fini di fatturazione false è il reato contestato ad un imprenditore di Cassino per il quale è stato eseguito un sequestro cautelare equivalente.
Un provvedimento che, su ricorso presentato dall’avvocato Armando Caporicci di Cassino, il tribunale di Frosinone ha annullato.
Una vicenda che “porta ad una riflessione – dichiara l’avvocato Caporicci -.
Il ricorso è stato depositato a marzo del 2025. Il codice prevede che la decisione sulle misure cautelari debba intervenire a tutela dei cittadini colpiti da provvedimenti emessi in assenza di difesa entro 15 giorni dalla richiesta.
Purtroppo la cassazione ha recentemente ammesso che tale provvedimento possa intervenire anche oltre questo termine.
Ora considerando che il mio cliente ha avuto risposta alla sua richiesta solo dopo tre mesi con i conti rimasti bloccati per il relativo periodo va considerato come la maigistratura sia sempre più orientata a limitare sacrosanto diritti del popolo”.
Ermanno Amedei