Il cinque gennaio torna la Pasquetta Epifania. Si canta in ogni angolo della città

4 Gennaio 2010 0 Di redazione

Anche quest’anno è tutto pronto per la nuova edizione della Pasquetta Epifania. L’antica tradizione della Pasquetta Epifania si rinnova a Cassino nella notte del prossimo 5 gennaio. Per l’associazione culturale e il Comitato organizzatore, il 2010 segna l’edizione n. 13. La storica manifestazione, tanto cara ai cassinati e non, risale agli inizi dello scorso secolo. Da quasi cento anni (l’unica interruzione si è avuta negli anni della seconda guerra mondiale) la città vive ogni 5 gennaio una notte davvero magica. Ogni strada e ogni angolo si animano di un canto melodioso: l’inno della “Pasquetta Epifania”. Musici e cantori,indossando pesanti cappe e cappelli, e sfidando, come ogni anno le gelide temperature, percorreranno in lungo e in largo la città per annunciare a piccoli e grandi l’arrivo della befana. Quest’anno il “viaggio” inizierà alle ore 20:00 dal rione Colosseo, quartiere Unrra “II Lotto”. Alle ore 21:15 ci sarà il tradizionale appuntamento dinanzi al presepe del ‘700 allestito nella Sala parrocchiale di Sant’Antonio e realizzato da Rosario Di Fazio e Marco Lena . Qui verranno eseguiti, dapprima la melodia della Pasquetta, indi poi, il canto della “Vecchia Cassino”, poesia scritta dal poeta Gino Salveti, musicata dal maestro Donato Rivieccio ed orchestrata dal maestro Pio Di Meo. I canti saranno eseguiti dal coro della Pasquetta Cassinate mentre la direzione degli orchestrali è affidata al maestro Marcello Bruni. “Sarà come sempre una serata particolare” – preannuncia il presidente del Comitato Antonio Marzocchella, che aggiunge: “La novità di quest’anno consiste nella presenza, nella banda, di cinque piccoli esordienti, figli di musicisti che, da ben tredici anni, animano la Pasquetta; segno questo della tradizione che si perpetua”. L’associazione «Vecchia Cassino» si prefigge di non disperdere il ricco patrimonio culturale e le antiche tradizioni che, nel corso dei secoli, hanno dato un’identità particolare alla Terra di San Benedetto.