Regionali 2010 / Frosinone – L’associoazione codici non si candida ma presenta comunque un programma elettorale

3 Febbraio 2010 0 Di redazione

Si è tenuta questa mattina presso la sala del Consiglio Provincia di Frosinone la conferenza stampa di presentazione del Programma Elettorale Regionali Lazio 2010. Dalla sanità ad una seria politica della casa fino alla riqualifica dei centri urbani e periferici, dalla sicurezza stradale alla sicurezza alimentare, dalla legalità alla lotta all’usura e alla criminalità organizzata, dalla tutela dell’ambiente alla difesa dei diritti degli animali, dalla semplificazione amministrativa alla tutela dei consumatori. Tra gli interventi: Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale CODICI; Primo Mastrantoni, Presidente Aduc; Italo Santarelli, Presidente Airp; Vittorio Parifi, Casa del Conumatore; Adriano Roma, Vice Coordinatore Provinciale Pdl; Fabio Forte, candidato Consiglio Regionale UDC, Stefania Martini, Ass. Attività Produttive Comune di Frosinone; Antonio Abate, Segretario Provinciale la destra.
Dopo le ultime vicende che hanno visto come protagonista il dimissionario Presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, la società civile avverte la necessità di avviare un tavolo di confronto con i nostri futuri amministratori.
In occasione delle elezioni regionali la società civile incontra la politica per dare vita ad un nuovo “soggetto politico”che NON INTENDE CANDIDARSI, ma ha realizzato un programma frutto di un lavoro comune, in cui si sostiene che il prossimo governo regionale dovrà puntare sulla qualità e l’efficienza dei servizi, nonché sulla partecipazione come momento centrale di un recupero di democrazia all’interno della nostra Regione. Il nostro nuovo “soggetto politico” ha il compito di portare il programma all’attenzione dei partiti e dei politici che si candideranno alle prossime elezioni Regionali.
Con le prossime elezioni regionali i cittadini del Lazio saranno chiamati a operare delle scelte al fine di garantire la propria libertà, salvaguardando quelle regole che sono stabilite da una costituzione adottata e condivisa dalla maggioranza.
Attraverso il voto, i cittadini saranno protagonisti e allo stesso tempo artefici di un cambiamento che auspichiamo sia di recupero di quella funzione di servizio pubblico che vada a beneficio della collettività.
Oggi le associazioni presentano alla stampa di Frosinone il Programma elettorale che intendono proporre ai futuri candidati.
Queste saranno le emergenze di cui dovrà occuparsi il prossimo Governo Regionale:
Sanità: l’esigenza di «spendere meglio» è uno dei passaggi fondamentali di qualunque programma di politica sanitaria, la spesa sociale e sanitaria devono essere programmate con rigore e serietà. L’esperienza delle Regioni più virtuose, al contrario di quelle dove si concentrano gravi disavanzi, insegna che il vero risanamento non si ottiene con tagli indiscriminati, ma con una seria programmazione sanitaria che passi senza alcuna remora per il controllo della qualità della spesa effettuata. Due sono le maggiori richieste di carattere generale:
in caso di sforamento del bilancio di previsione della sanità, si deve prevedere una decurtazione automatica e progressiva sui redditi dei manager regionali e sulla dirigenza;
introdurre obiettivi di qualità e di aumento della quantità dei servizi negli incarichi della dirigenza anche in previsione di un pareggio di bilancio.
Piano casa: quella del piano casa è una delle problematiche sociali che necessitano del tempestivo intervento nazionale. Quattro sono i punti cardine del piano casa del Lazio che è strumento anche per reperire zone dove costruire le case popolari: semplificazione delle procedure, premio di cubatura non solo per gli edifici residenziali ma anche per le attività artigianali e produttive; interventi di demolizione-ricostruzione come freno al consumo del territorio e come strumento per il risanamento di zone pregiate dal punto di vista ambientale. Tuttavia, il problema sussiste e solo nella Capitale, allo stato attuale, mancano circa 50 mila alloggi e pur attivando gli strumenti urbanistici oggi disponibili, quali la densificazione dei Piani di zona, i cambi di destinazione d’uso, gli incentivi edificatori legati al Piano Casa e le aree pubbliche derivanti dall’attuazione del piano regolatore, non si arriverebbe a coprire neanche il 50% dell’emergenza esistente.
Sicurezza stradale: nonostante sia calato il numero complessivo di incidenti stradali in Italia, è in controtendenza la stima di incidenti che hanno come unica causa l’abuso di alcol e l’assunzione di droghe, che aumenta in percentuale del 35 per cento. Si calcola, inoltre, che un incidente su tre (75 mila all’anno, oltre 200 al giorno) abbia fra i motivi l’assunzione di drink in eccesso e di sostanze stupefacenti. Nella Regione Lazio e nella Capitale la situazione è difficile, difatti ci sarebbero 564 punti pericolosi, i cosidetti Black Point tra incroci (100 casi), buche (249 vie) e segnaletiche inesistenti o invisibili (75 casi). I primi mesi del 2009 sono stati catastrofici: 1820 incidenti stradali nella Capitale con 1050 feriti. La nostra proposta è quella di considerare la strada un “servizio” al pari dell’energia elettrica, del gas, del telefono, del trasporto pubblico locale e di quello ferroviario, ecc., e prevedere quindi una legge “ad hoc” che ne disciplini l’attività e le responsabilità in ordine all’esercizio, l’istituzione di un’Autorità Garante in grado di supportarla, la realizzazione di una Carta dei Servizi della strada.
Trasporti e Mobilità: in materia di trasporti, purtroppo, non vengono presi in considerazione gli interessi degli utenti, beneficiari dei servizi di mobilità. Anzitutto, è necessario prevedere percorsi di partecipazione effettiva degli utenti alla definizione dei contratti di servizio. E’ necessario, inoltre, che venga sviluppato un sistema integrato di verifica dei disservizi, come previsto dalla legge regionale sul trasporto del 2003, in collaborazione con le associazioni dei consumatori. In assenza di una autorità sui trasporti regionali, è necessario prevedere strumenti alternativi di verifica del rispetto degli obblighi assunti nei contratti di servizio, che vedano il coinvolgimento delle associazioni degli utenti. Il conseguimento degli obiettivi definiti in sede comunitaria e da ultimo ribaditi nel libro verde “Verso una nuova cultura della mobilità urbana” del settembre 2007, richiedono una incentivazione all’uso del trasporto pubblico che deve necessariamente passare per un recupero di efficienza e di qualità. La concentrazione urbana nella provincia di Roma e nella stessa Capitale impongono una revisione del sistema dei trasporti regionale. Occorre attivare un sistema di metropolitane regionali che colleghino Roma con i maggiori centri della provincia romana e con il capoluoghi provinciali. Solo in questo modo si potrà allentare la morsa urbanistica sulla capitale e utilizzare il patrimonio edilizio esistente.
Inquinamento del territorio e trattamento dei rifiuti solidi urbani: gravemente attuale si presenta la problematica ambientale nella sua doppia veste di inquinamento del territorio e trattamento dei rifiuti solidi urbani. Entrambe le problematiche possono essere affrontate efficacemente con una incentivazione importante del riciclo delle materie prime e della pratica del “riutilizzo” soprattutto, quest’ultima, per quel che riguarda contenitori in vetro e plastica. Queste modalità hanno il pregio di convertire in attività e valore quello che a tutt’oggi è considerato scarto ed ingombro e che troppo spesso viene “smaltito” in discariche abusive. La raccolta rifiuti “porta a porta” costituisce una importante modalità di coinvolgimento ed educazione civica, ed è un passo imprescindibile l’attuazione della stessa su tutto il territorio romano. Siamo purtroppo anche consapevoli che in questo settore si celano gravi sacche di colpevole inefficienza e malaffare, per questo crediamo necessaria l’istituzione di una Autorità garante.
Recupero e riqualifica dei centri urbani e periferici Il recupero della città esistente e quindi del centro urbano contestuale alla riqualifica e alla creazione di spazi per le periferie è un punto focale per la qualità di vita dei cittadini che necessita dell’intervento delle prossima legislatura Regionale. In questo contesto sociale il modello spaziale più adatto a rispondere alle nuove domande diventa quello policentrico e reticolare, che sa agire meglio su ambiti territoriali locali attraverso un approccio complesso, cioè in grado di utilizzare al meglio le strutture urbane esistenti e di coinvolgere i diversi attori sociali: differenti livelli di amministrazione pubblica, i privati, la società civile, le famiglie e in particolare i minori spesso lasciati allo sbando.
Semplificazione Amministrativa I Fenomeni di mala amministrazione, con il devastante strascico di sprechi, illegalità e inefficienze emersi in questi anni, sono ormai lì a contraddire e a marginalizzare gli sforzi di contrasto all’interno di diversi settori amministrativi e servizi pubblici e il livello dei servizi resi nel complesso non sembra allinearsi al crescente esborso in tasse e tributi locali richiesto ai cittadini. La Pubblica Amministrazione è stata oggetto negli anni di progressive occupazioni politiche e lobbistiche che hanno stratificato un tessuto di autoreferenzialità, inamovibilità e privilegio dei funzionari dei lavoratori del pubblico impiego. Tale “Servizio” invece dovrebbe basarsi sull’efficienza e sulla capacità di rispondere alle esigenze di una Nazione in modo flessibile e rapido. E’ indispensabile, quindi, un impegno, per la razionalizzazione di Enti e agenzie regionali in linea con la riforma delle P.A. del Ministro Brunetta. Semplificare significa, anche, eliminare enti e società del tutto inutili o che si sovrappongono all’attività delle Regione, complicando gli iter burocratici, rendendo così un disservizio al cittadino.
Attualmente esistono 75 Enti e Agenzie regionali alle quali vanno aggiunte Enti e societa’ di diritto privato di cui la Regione Lazio e’ azionista, tra le quali la ragnatela Sviluppo Lazio che controlla una quarantina di società e altre quali Laziomatica, Fiera di Roma, Alta Roma, Sanim, Astral e Cotral. Il sistema dei controlli non appare, complessivamente, in grado di esercitare una verifica puntuale e tecnicamente motivata della qualità e della quantità delle spese degli Enti e delle Agenzie, manca cioè un regolamento di contabilità. La spesa complessiva dei 75 Enti ammonta a 2 miliardi di euro circa. La razionalizzazione del sistema Enti e Agenzie, con una riduzione da 75 a 38, porterebbe ad un risparmio di 105 milioni di euro il che e’ circa la metà del rientro finanziario obbligatorio previsto dagli accordi con il ministero dell’Economia per la sanità.
Queste e tante altre proposte sono contenute all’interno del Programma elettorale Elezioni Regionali Lazio 2010. Il nostro nuovo “soggetto politico” non intende candidarsi, ma portare il programma all’attenzione dei partiti e dei politici candidati