Confcommercio, Bellincampi: “ecco la ricetta per il rilancio delle imprese”

12 Settembre 2010 0 Di redazione

Investimenti, meno burocrazia e più innovazione e concorrenza. Questi i punti sui quali Luciano Bellincampi, neo vice presidente di Confcommercio Frosinone, già sindaco di Alatri e oggi componente del consiglio di amministrazione nazionale Federmotorizzazione, crede si possa basare un concreto rilancio per le imprese ciociare e laziali. “Sono punti sui quali da mesi si dibatte anche a livello nazionale ma sui quali – spiega Bellincampi – occorre un forte patto sociale tra il mondo delle associazioni, i sindacali e gli Enti. L’autunno alle porte deve rappresentare un momento per riflettere ed agire. Credo siano maturi i tempi per chiedere attenzione a Regione e Provincia affinché si trovi in sinergia, a prescindere dal colore politico e dalle posizioni dei singoli, la forza di aprire un nuovo ciclo senza proclami ma con fatti concreti e definitivi. In questo discorso occorre analizzare i numeri: nel decennio dal 1997 al 2007 il nostro costo del lavoro è salito di circa 20 punti al contrario di altri paesi che lo hanno ridotto. Tutto quanto ciò sia nel Lazio che in Ciociaria si fa sentire nelle imprese e non lo scopro certo ora io. Oggi dobbiamo chiedere ed ottenere più attenzione su questi temi. Chiederò al presidente Buffardi di verificare l’opportunità di far convocare un tavolo sui temi della crescita e della produttività. Nel prossimo bilancio regionale si dovranno ottenere risorse, misure e assi per le imprese proprio nella direzione di concretizzare misure di crescita, innovazione ed investimenti magari riattivando i piani regionali che in passato sono stati utilizzati con successo e che magari se riattivati potrebbero permettere un’inversione di tendenza. Inoltre, dopo gli sforzi fatti nel settore delle infrastrutture, occorre continuare nella direzione intrapresa il nostro territorio, le nostre imprese e tutti i cittadini meritano di vedere completate opere che da decenni sono al palo e sapere su quali infrastrutture si può puntare nel concreto per migliorare la mobilità e la qualità della vita e per far tornare a catalizzare attenzioni nella Ciociaria apprezzata meta artistica, architettonica e religiosa.