Sui passi di Benedetto, un’esperienza di teatro itinerante alla riscoperta del nostro Santo

11 Settembre 2010 0 Di redazione

“Sui passi di Benedetto” è il racconto sceneggiato della vita di San Benedetto e dei miracoli che egli ha compiuto; sarà rappresentato domenica 19 settembre presso la Villa Comunale di Cassino dalle 19,30 in poi. “Lungi dall’essere una mera rappresentazione teatrale – afferma l’Abate Dom Pietro Vittorelli -, vuole costituire un momento forte ed intenso dal punto di vista ecclesiale, sia per le energie messe in campo, sia per l’alto profilo culturale con cui l’iniziativa si propone”. Per questo “Sui passi di Benedetto” è inserito a pieno titolo nel “Progetto Culturale” diocesano.
“Teatro itinerante” significa che gli spettatori non staranno fermi e seduti a guardare i personaggi che si alternano sul palcoscenico, ma – a gruppi – si sposteranno da una all’altra delle 6 scene in cui è suddivisa la rappresentazione, collocate in diversi punti della Villa. Un percorso materiale e metaforico, una sorta di pellegrinaggio, per mettersi sulle tracce del grande Santo che è Patrono della Terra Sancti Benedicti e d’Europa, per conoscerlo meglio, più da vicino e più approfonditamente.
È S. Gregorio Magno, il Papa biografo di S. Benedetto nel II Libro dei Dialoghi, a guidare i passi, un “Virgilio di dantesca memoria” che accompagna con la sua voce la narrazione degli eventi e delle tappe di una vita spesa al servizio di Dio e dei fratelli.
L’obiettivo è di ampliare e diffondere la conoscenza di San Benedetto, gigante di santità, fondatore del monachesimo occidentale, Patrono d’Europa. Conoscenza che spesso si riduce a poche informazioni sulla sua opera e finisce per identificarsi in quell’“Ora et labora”, che è solo una sintesi della Regola. Da questa constatazione l’ideatrice dell’opera, Antonietta De Luca, è partita per promuovere una “riscoperta” del Santo e della portata sempre attuale del suo messaggio, avvalendosi del linguaggio teatrale, il massimo della comunicatività.
Sono state coinvolte tante persone, giovani e adulti, e tanti gruppi teatrali parrocchiali, ad ognuno dei quali è stata affidata una scena; c’è un coordinamento unico per salvaguardare l’unitarietà dello spettacolo, ma ogni gruppo lavora sulla scena che gli è stata affidata seguendo la propria sensibilità e capacità interpretativa.
In questo modo hanno imparato la non facile arte di lavorare insieme: una vera esperienza di chiesa, di comunità in comunione, tutti uniti per un unico obiettivo. Sono state coinvolte anche le scuole, che hanno dato la loro generosa collaborazione.

Scena prima I primi anni
Dalla pace familiare di Norcia, culla di Benedetto, alla Roma decadente, per approdare ad Affile, teatro della prima manifestazione della santità di Benedetto.

Scena seconda La spelonca
Tre anni nella spelonca di Subiaco. Esperienza di silenzio, solitudine e meditazione, per disporsi all’ascolto della voce di Colui “a cui soltanto voleva piacere”.

Scena terza Il Cenobio
La lucerna alimentatasi di verità e d’amore in solitudine, splende ora sul candelabro, per far luce a tutti: Benedetto edifica comunità cenobitiche e compie miracoli.

Scena quarta Montecassino
…E venne il tempo di salire su quel monte “a cui Cassino è ne la costa” per abbattere gli idoli pagani e fare di questo luogo un faro di civiltà.

Scena quinta La profezia
Il carisma della profezia consente a Benedetto di leggere nei cuori e fa fiorire miracoli… e intanto preghiera e lavoro diventano “Regola”

Scena sesta Ora et Labora et Lege
Benedetto elabora e codifica il programma di vita nelle comunità per consegnare ai posteri un tesoro di spiritualità … mentre la sua esperienza terrena volge al termine…

Referenti del progetto: Antonietta De Luca, già Presidente diocesana di Azione Cattolica, corista e catechista presso la parrocchia della Chiesa Madre; Don Nello Crescenzi, responsabile diocesano del Progetto Culturale orientato in senso cristiano.

Scenografie: Renato Lombardi con la collaborazione dei volontari delle parrocchie.
Laboratori di scenografia: ITIS “Ettore Majorana” di Cassino.
Costumi: ricerca storica, realizzazione di figurini e modelli: IPIA “Righi” di Cassino, settore Abbigliamento e Moda; realizzazione: volontari delle parrocchie.
Musiche scelte da Concetta Tamburini.
Luci ed effetti sonori: Michele Tagliaferro.
Realizzazione di elementi scenici: Liceo Artistico “Bragaglia” di Cassino