San Pietro Infine incontra la Moldova

5 Aprile 2011 0 Di redazione

Un’amicizia che sarà cemento per relazioni che affondano le radici nella storia e protendono i loro rami verso un futuro, forse per la 28ma stelletta dell’Unione Europea: questo il senso del recente incontro che si è tenuto a San Pietro Infine, dove il paese dell’Alta Terra di lavoro-Cassinate ha “incontrato la Moldova”. Il summit è avvenuto nel solco della Seconda giornata dei popoli e delle culture ed ha visto la straordinaria partecipazione di Sua Eccellenza Gheorghe Rusnac, Ambasciatore della Repubblica di Moldova in Italia, accolto in una raggiante domenica primaverile dal sindaco Fabio Vecchiarino, dall’amministrazione comunale e, in virtù di una consolidata partnership, dall’avvocato Vittorio Giorgi, presidente dell’Unione delle Regioni Storiche europee e dal professor Giangabriele Borrelli, delegato dal Rettore della Libera facoltà di Scienze Turistiche, Pietro Farina. L’evento è stato infatti copatrocinato proprio, oltre che dal Comune di san Pietro, dall’Ambasciata di Moldova in terra italica e dall’Urse. Nella sala convegni del Palazzo Municipale, i saluti di questi protagonisti di calibro hanno saputo trovare in maniera quasi fisiologica il trait d’union fra l’ex Repubblica annessa all’Urss ed affrancatasi nel 1991 come libera democrazia parlamentare monocamerale e quei centri del suolo italiano dove lo scambio culturale è agevolato, produttivo e non solo legato all’enfasi di un momento celebrativo. La Moldova infatti, antica Dacia fin da prima dell’epoca superespansionistica dell’imperatore Traiano, come la vicina Romania, ha origini, tradizioni e battage linguistico latini, è terra più di vini vellutati (ottimi) che di asprigne e quasi medicinali vodke. Gli interventi che si sono susseguiti di fronte ad un
qualificato e folto pubblico sono stati, a seguire: della infaticabile dottoressa Victoria Chitii, Primo Segretario presso l’Ambasciata Moldava a Roma, che aveva curato il preludio dell’incontro con Ludmilla Posiletcaia, dell’Ufficio Consolare, di Jolanda Capriglione, Presidente del club Unesco di Caserta, di Felicio Corvese, Presidente del Centro Studi “Francesco Daniele”, di Enzo Siciliano, Editore Profili Italia e Profili dell’Est, nonché consigliere Urse, di Tatiana Ciobanu, dell’Associazione di promozione culturale Dacia, di Liliana Verlan, Primo Segretario dell’Ambasciata e di Giancarlo Mignozzi, Presidente dell’Associazione Intesa fra i popoli. Nello spirito di una fratellanza che ha superato ogni stereotipo, alla parte “parlata” e protocollare del summit è seguita una coda di meravigliosa impronta carnascialesca e folkloristica, presso lo splendido resort “La Terrazza sulla Storia”, dove, in presenza dell’Ambasciatore, dello staff diplomatico e dello
stesso Console, si sono alternati degustazioni di vini, assaggi di prodotti culinari tipici della repubblica mesocarpatica e l’immancabile e fascinosa visita al Parco-Fondazione della Memoria Storica ed allo splendido Museo Multimediale ideato da Carlo Rambaldi e “sceneggiato”, in senso letterale, dal regista John Houston, capitano di fanteria in quel tremendo dicembre del ’43, quando San Pietro conobbe il suo martirio bellico totale. Ambasciatore e Sindaco hanno entrambi espresso la volontà di proseguire il percorso che, passando dalla solare coniugazione del verbo integrare, spiega poi le ali nella declinazione della salvifica parola cooperazione. Un auspicio per un paese che ha rotto i ponti col totalitarismo pagando col sangue la sua sete d’Europa”.