Guida da ubriachi o drogati, da Roma a Cassino con falsi certificati medici per riavere la patente, 108 indagati

Guida da ubriachi o drogati, da Roma a Cassino con falsi certificati medici per riavere la patente, 108 indagati

11 Giugno 2025 0 Di redazione

Cassino – L’ipotesi è che le tre persone indagate dalla procura di Cassino, oggetto di una misura cautelare eseguita questa mattina dai carabinieri, avessero cambiato core business passando dallo spaccio alla falsificazione di documentazione per riottenere la patente di guida.

Il contesto, del resto, è quello dell’ambiente della droga dove gli automobilisti consumatori, sotto l’effetto di alcool o droga, fermati per controllo dalla ferze dell’ordine si vedevano ritirare la patente di guida. A quel punto i tre indagati fornivano la soluzione per aggirare tutto il complesso sistema che permette di riottenere il diritto a guidare un’auto soltanto dopo gli esiti di analisi e certificati psicologico.

Ecco quindi che a alla Commissione medica di Cassino arrivavano richieste di valutazione per lo più da parte di romani.

E’ stata la stessa Asl a ravvisare sospetti segnalati ai carabinieri della compagnia di Cassino che, al comando del tenete colonnello Giovanni Anastasia, hanno iniziato ad indagare scoprendo fatti riassunti questa mattina nel corso di una conferenza stampa che si è svolta in procura a Cassino alla presenza del procuratore capo Carlo Fucci. Le misure cautelari dell’obbligo di dimora e obbligo di firma, riguarda 4 persone, delle quali, però una è deceduta. I tre sono di età compresa tra i 48 e i 54 arri residenti a Colleferro, Valmontone e Alatri e con precedenti per droga.  

Sarebbero stati loro che, dal 2019, avevano messo su un proficuo sistema con il quale al costo di una cifra compresa tra i 2mila e i 6mila euro, falsificavano tutta la documentazione medica che serviva al candidato per presentarsi “immacolato”, dall’esame delle urine fino al profilo psichiatrico, davanti alla commissione medica, ingannandone i componenti, per chiedere il l’ottenimento della patente di guida.

Le capillari indagini svolte dai carabinieri hanno permesso di individuare oltre un centinaio di richieste effettuate fornendo certificazioni false; in oltre 50 casi le patenti erano state restituite e, per questo, sono state nuovamente ritirate. In tutto sono 108 i “beneficiari”, tutti finiti indagati per concorso nei reati di falsità materiale e falsità ideologica in atti pubblici e privati ipotizzati per i tre organizzatori.

Sono state inoltre centinaia le denunce e i disconoscimenti di firme e timbri che istituti medici, aziende sanitarie, e medici, hanno dovuto presentare ai carabinieri. Il procuratore Fucci ha sottolineato l’importanza dell’operazione che ha posto fine ad un sistema che permetteva di tornare a guidare chi, in realtà, non era pronto per farlo.

Ermanno Amedei