
Sotto processo a Frosinone per omicidio 14enne, Petrov e Komarov arrestati per droga a Roma
12 Giugno 2025Roma – Massimo Komarov e Dino Petrov imputati nel processo per l’omicidio di Alexandru Ivan, compaiono nella lista delle 13 persone arrestate martedì mattina dai carabinieri della compagnia di Frascati perché, indagati per detenzione e spaccio continuato e in concorso di sostanze stupefacenti, con l’aggravante dell’impiego di minori.
I due uomini di 27 e 32 anni sono imputati, insieme ad altri due, nel processo per l’uccisione del 14enne avvenuto nella notte tra il 12 e 13 gennaio dello scorso anno a Monte Compatri, nel parcheggio della fermata della metro C Pantano alle porte di Roma.
Il giovane è stato colpito all’addome da un colpo di pistola esploso da una macchina. Questa mattina la nuova ordinanza di arresto per fatti legati alla droga. Komarov, detto Janco e Petrov, alias Dino Guergevic, sono stati arrestati su disposizione del gip Annalisa Marzano per l’acquisto di cocaina. L’operazione riguarda 13 indagati: 8 destinati alla custodia cautelare in carcere e 5 agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico; accusati, a vario titolo, di detenzione e spaccio continuato e in concorso di sostanze stupefacenti, con l’aggravante dell’impiego di minori.
Le indagini hanno inoltre rilevato la disponibilità di armi da fuoco da parte di alcuni membri del gruppo. L’attività di investigazione, condotta tra novembre 2021 e maggio 2022, ha portato alla luce l’esistenza di un’organizzazione criminale radicata nel territorio, dedita al traffico “all’ingrosso” di cocaina e hashish – con quantitativi superiori ai 100 grammi – operante in diverse zone della Capitale: Tor Bella Monaca, Borghesiana, Finocchio, Vermicino, Fidene, Spinaceto, e nel comune di Guidonia Montecelio, in particolare nella località di Albuccione. Il sistema di spaccio avveniva su ordinazione, con contatti via telefono o app di messaggistica per eludere le intercettazioni.
Le consegne erano effettuate a domicilio, spesso con veicoli presi a noleggio e poi restituiti per non lasciare tracce. Tra le modalità operative più insolite emerse nel corso delle indagini, l’uso del “token”: un codice costituito dal numero di serie di una banconota da 5 euro, utilizzato come parola d’ordine per il ritiro della droga. Figura chiave dell’organizzazione sarebbe una donna, compagna del promotore del sodalizio, ora ai domiciliari: a lei sarebbe stato affidato il compito di aggiornare la contabilità e gestire eventuali azioni repressive interne. I
carabinieri della compagnia di Frascati, nel mese di maggio 2025, hanno già notificato ulteriori ordinanze che dispongono misure cautelari nei confronti di altre 11 persone, accusate nell’ambito del medesimo procedimento penale, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, spaccio e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti continuati e in concorso, nonché detenzione illecita di armi da sparo. Nel corso dell’attività, a riscontro delle indagini, sono stati compiuti 5 arresti in flagranza di reato per detenzione di sostanze stupefacenti con il sequestro complessivo di 3,5 chilogrammi di cocaina.
Ermanno Amedei